Green pass alla francese, Governo pensa alla stretta. I possibili divieti per i non vaccinati
In Francia, dopo il discorso del presidente Emmanuel Macron che in diretta tv a reti unificate ha annunciato l’estensione del green pass per accedere a ristoranti, caffè e trasporti, c’è stato un vero e proprio boom di prenotazioni per vaccinarsi: oltre un milione.
“Ci sono stati 7,5 milioni di connessioni in pochi minuti” ieri sera ha detto l’amministratore delegato del sito francese di prenotazioni del vaccino, Stanislas Niox-Chateau, ai microfoni dell’emittente radiofonica Rmc, parlando di record dall’inizio della campagna.
Un annuncio che ha smosso l’opinione pubblica francese ma anche quella italiana dove il dibattito è diviso tra chi sta pensando di imitare la misura e chi la ripudia totalmente.
Come funziona il modello francese
In Francia da fine luglio il certificato sanitario, che attesta il completamento del ciclo vaccinale, la recente guarigione o il test negativo del cittadino, sarà obbligatorio per visitare luoghi di cultura, come i musei, o andare al cinema.
Oltralpe, il pass diventerà necessario a partire da inizio agosto anche per entrare nei bar, ristoranti, centri commerciali, tratte lunghe in treno o pullman, aerei.
L’iniziativa francese ha raccolto il favore del commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. “Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili ad utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione” ha detto il Generale intervistato al Tg2.
C’è il capitolo che riguarda il personale sanitario, per il quale è previsto l’obbligo vaccinale. Il ministro della Salute francese, Olivier Véran, ha sottolineato: “Non vogliamo fare un nuovo lockdown. Vogliamo protezione per tutti”. Dal 15 settembre, quindi, medici e infermieri non immunizzati non potranno più lavorare e ricevere lo stipendio, ha aggiunto il ministro. Una strategia elogiata dall’infettivologo Matteo Bassetti, del Policlinico San Martino di Genova, che su Facebook ha scritto: “Mentre in Italia qualcuno che sembra vivere sulla luna propone nuove zone gialle o di altri colori più cupi, in Francia scatta l’obbligo vaccinale per i sanitari e da agosto non potrai più andare al ristorante, al bar, sul treno, sul pullman o al cinema e a teatro senza essere vaccinato o avere un tampone negativo. Dal 21 agosto vale per tutti quelli che hanno più di 12 anni”.
L’idea piace al Governo
Proroga dello stato di emergenza di almeno due mesi, rilascio del green pass solo dopo la seconda dose, imporre il green pass per salire sui treni, o andare al ristorante. L’idea, condivisa dal Pd e dal ministro di Leu Roberto Speranza, è quella di evitare nuove chiusure di locali pubblici o altre attività.
Sono le misure principali che il governo discuterà la prossima settimana per fermare la risalita della curva epidemiologica. Niente è ancora deciso, ma tra Palazzo Chigi, ministero della Salute e segreterie dei partiti si discute della possibilità di rendere obbligatoria la carta verde per partecipare ad alcuni eventi dove il rischio di contagi è alto, proprio come già accade per i banchetti di nozze.
Il parere del Comitato tecnico scientifico si esprimerà anche sulla mobilità. Sul tavolo c’è la possibilità di rendere i treni ad alta velocità con capienza al 100% quando i passeggeri avranno il green pass. E proprio seguendo questa linea si valuta se rendere obbligatorio il certificato anche per partecipare agli eventi sportivi negli stadi e prevedere una maggiore capienza dei mezzi di trasporto.
Già domani potrebbe esserci una riunione informale per valutare il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità. Sui tavoli del governo ci sono i grafici e i dati dei contagi e dei decessi nel Regno Unito, il Paese dove la variante Delta è diventata dominante in anticipo. A preoccupare il premier, il ministro Speranza e gli scienziati è quel 56% in più sui numeri delle ospedalizzazioni in una settimana e il raddoppio dei decessi registrati da Londra, che ieri erano 50.