Gkn, oltre 20.000 persone partecipano alla manifestazione contro i licenziamenti a Firenze
Gkn, oltre 20.000 persone partecipano alla manifestazione contro i licenziamenti a Firenze
Oltre 20.000 persone hanno partecipato alla manifestazione indetta dai lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio a Firenze. Il corteo, aperto dallo striscione “Insorgiamo” che ha accompagnato i 422 lavoratori licenziati fin dall’inizio della vertenza, ha osservato un minuto di silenzio all’ingresso di piazza Santissima annunziata per ricordare l’operaio ucciso ieri sera da un macchinario in un’altra azienda di Campi Bisenzio.
“Questa mattina, è arrivata la notizia dell’ennesimo morto sul lavoro, ammazzato sul lavoro, vicino a noi a Campi Bisenzio”, ha detto al microfono uno dei lavoratori dell’azienda di componenti per auto, ricordando la morte di Giuseppe Siino, salutato con un lungo applauso.
Il corteo si è tenuto a poche ore dal tavolo convocato per lunedì prossimo a Roma dalla vice ministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde, in vista dell’avvio formale della procedura di licenziamento collettivo annunciata per il 22 settembre.
Per i prossimi giorni è anche attesa la decisione del tribunale di Firenze sul ricorso della Fiom che ha accusato la multinazionale britannica, fornitrice di Stellantis, il gruppo in cui è confluita anche la Fiat, di attività antisindacale. I lavoratori della Gkn, controllata dal fondo Melrose, hanno anche presentato una denuncia alla procura di Firenze per frode contro l’industria nazionale e frode in commercio, accusando l’azienda di aver fornito a Stellantis semiasse la cui provenienza è stata falsamente attribuita allo stabilimento di Campi Bisenzio.
Nel corteo di oggi erano presenti anche i lavoratori della Whirlpool di Napoli, oltre a una rappresentanza della Rsu della Piaggio di Pontedera, gli operai della Sanac di Massa Carrara e del distretto tessile di Prato.
Secondo la segretaria generale della Fiom Francesca Re David “non capire che in questo modo si distrugge il sistema industriale del nostro Paese e l’occupazione è un grave errore”. “Ci vogliono strumenti per affrontare la transizione che tengano vincolate le aziende e il lavoro”, ha aggiunto la dirigente sindacale, sostenendo che il governo non dovrebbe “affrontare le crisi in questo modo”.
Alla protesta ha partecipato anche il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, secondo cui la posta in gioco è “difendere i diritti del lavoro minacciati in tutto il paese da un’idea malsana di ripresa della nostra economia, che rischia di fare il ritorno allo sfruttamento la cifra dominante. Uno scenario che non può essere accettato”.