Giulia Tramontano, la famiglia: “Se avessimo sospettato l’avremmo portata a casa”
Il legale della famiglia di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni incinta uccisa nel milanese dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, ha parlato alla stampa delle indagini e degli ultimi sviluppi nell’inchiesta per il delitto della ragazza. L’avvocato Giovanni Cacciapuoti nel corso del pomeriggio di oggi, 5 giugno 2023, si è recato in procura a Milano per un incontro con la pm Alessia Menegazzo, che segue le indagini sul barbaro femminicidio di qualche giorno fa.
I parenti di Giulia, dice il legale, “hanno cominciato a sospettare sin dalla prima ora che qualcosa non andasse. La famiglia, conoscendo Giulia e la condizione che viveva di donna gravida di sette mesi” sapeva che “difficilmente avrebbe fatto perdere le tracce di sé in maniera volontaria”. Per questo “qualcosa li aveva insospettiti e sono stati reattivi nel dare un contributo dalla prima ora alle investigazioni”, ha sottolineato l’avvocato, riferendo che “oggi sono state ulteriormente sentite la sorella e la mamma per nuovi approfondimenti investigativi”.
L’omicidio di Giulia Tramontano commesso dal compagno Alessandro Impagnatiello “è stato un gesto imponderabile. Se solo avessero sospettato un’evoluzione di questo genere, sarebbero venuti qui a prenderla. A quanto mi risulta – ha detto l’avvocato della famiglia Tramontano -, Giulia non ha mai chiesto di tornare a casa dalla famiglia. Una famiglia molto unita, che ha cresciuto la prole con molta attenzione”.
La famiglia di Giulia Tramontano è “grata alla stampa e all’opinione pubblica che dalla prima ora si sono spesi, come anche le forze dell’ordine, a partire dai carabinieri della stazione di Senago”, ma “chiedono di avere la possibilità di essere il più sereni possibile e di vivere il dolore e il lutto, in relazione al quale dovranno soffrire ancora lungamente, anche semplicemente per dare una degna sepoltura alla loro Giulia”. Per quanto riguarda i rilievi tecnici previsti nei prossimi giorni e l’autopsia sul corpo di Giulia, fissata per venerdì “ci affidiamo ai consulenti della procura e alle forze di polizia giudiziaria, abbiamo piena fiducia nella magistratura”, ha detto l’avvocato Cacciapuoti.