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Home » Cronaca

Omicidio di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta arrestato in Germania: era a bordo della sua auto

Immagine di copertina

Omicidio di Giulia Cecchettin: Filippo Turetta arrestato in Germania

Filippo Turetta è stato arrestato in Germania: lo comunica l’avvocato del 22enne, Emanuele Compagno, che ne ha avuto conferma poco fa, ed ha appena informato i genitori.

È finita, dunque, la fuga del ragazza accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne il cui corpo senza vita era stato ritrovato nella giornata di ieri, sabato 18 novembre, nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone.

Turetta, a quanto si apprende, era ancora a bordo della sua auto, una Fiat Punto nera a metano targata FA015YE, che l’ultima volta era stata avvistata lo scorso mercoledì in Austria.

Nelle scorse ore, i genitori di Filippo, attraverso il loro legale, avevano lanciato un appello al figlio affinché si costituisse. “Filippo si avvicini alle forze dell’ordine e si costituisca” erano state le parole della famiglia.

Secondo quanto ricostruito dal medico legale, Giulia Cecchettin ha ricevuto diverse coltellate al collo e alla testa, mentre il suo corpo è stato buttato lungo un dirupo rotolando per una cinquantina di metri.

IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE

Il cadavere di Giulia è stato trovato poco dopo mezzogiorno in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo.

Da diversi giorni, dopo aver analizzato gli spostamenti dell’auto di Turetta, le ricerche degli investigatori si erano concentrate proprio in quel luogo. Secondo la ricostruzione fatta grazie alle celle agganciate dal telefonino dell’ex fidanzato c’erano due ore di buco temporale.

Già da ieri, venerdì 17 novembre, si era sospettato che potesse essere accaduto il peggio. Le speranze di ritrovare Giulia Cecchettin viva, infatti, si erano già affievolite dopo la notizia che l’ex fidanzato era stato iscritto nel registro degli indagati per tentato omicidio: in un video, visionato dalla procura, si vedeva il ragazzo colpire con violenza Giulia per poi caricare il corpo esanime sull’auto e darsi quindi alla macchia.

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