A giugno si torna allo stadio. A Roma almeno il 25% dei tifosi per gli Europei
Il governo Draghi ha dato il via libera all’apertura parziale ai tifosi dello stadio Olimpico in occasione delle 4 partite in programma per gli Europei di calcio, previste per giugno, accettando la richiesta della Uefa di aprire l’impianto romano con almeno il 25 per cento della capienza. A formalizzare l’ok è stata la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali in una lettera a Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio. La lettera sarà poi girata dalla Federcalcio all’Uefa.
Come riporta l’Ansa, il governo ha garantito alla Federcalcio la riapertura dell’impianto ai tifosi, per il 25 per cento della capienza (circa 16mila persone). L’Olimpico sarà quindi confermato tra le sedi del campionato europeo, il primo itinerante della storia. Roma ospiterà 3 match della fase a gironi, tra cui quella inaugurale, e uno dei quarti di finale di Euro 2020.
Nella lettera inviata da Vezzali a Gravina viene confermato che il governo “rinnova formalmente l’impegno per lo svolgimento dell’evento in Italia, garantendo la predisposizione di ogni misura organizzativa diretta ad assicurare la partecipazione di una quota di spettatori” pari ad almeno il 25 per cento.
Via libera al pubblico allo stadio per Euro 2020 a giugno, l’esultanza di Gravina (Figc)
“L’Italia e Roma ci sono!”, esulta Gravina. “L’ok da parte del Governo alla presenza di pubblico nelle gare di Roma per Euro 2020 rappresenta una splendida notizia che trasmetteremo subito alla Uefa”, aggiunge Gravina. “Il messaggio che l’Esecutivo manda al Paese è di grande fiducia e di straordinaria visione. L’Italia dimostra di avere coraggio, quell’Italia che lotta contro la pandemia e allo stesso tempo lavora per ripartire in sicurezza secondo un programma e un calendario chiari e definiti”.
“Desidero ringraziare il Presidente Draghi e il suo Governo, il Ministro della Salute Speranza, la città di Roma con la quale collaboriamo in maniera sinergica ma soprattutto la Sottosegretaria Vezzali che ha da subito manifestato il suo pieno sostegno alla realizzazione di questo grande evento e che in pochi giorni ha dimostrato qualità e determinazione sbloccando un dossier tanto importante”.
L’intervento di Draghi
Nei giorni scorsi dalla Uefa era arrivato una sorta di ultimatum ai 4 Paesi ospitanti, tra cui l’Italia, che non avevano ancora garantito il ritorno del pubblico negli stadi, un requisito imprescindibile per poter essere confermati. In Italia, il governo aveva dato il suo via libera tramite il ministro della Salute Speranza, ma il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha frenato aspettando di valutare l’andamento dei contagi.
A sbloccare la situazione è stato l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi, dopo che la Turchia aveva manifestato la volontà di “sostituirsi” all’Italia tra i Paesi ospitanti, aprendo alla possibilità di dare le garanzie richieste dalla Uefa sul pubblico. Draghi, che pochi giorni fa, aveva definito il presidente turco Erdogan “un dittatore” si è mosso in prima persona contattando prima il ministro Speranza e poi la sottosegretaria Vezzali.
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