Abbattere alberi senza autorizzazione per rilanciare l’industria del legno? Giovanni Storti si scaglia contro Fratelli d’Italia
Motivo del contendere un emendamento al decreto Asset, convertito da poco in legge, fatto approvare da FdI in Commissione Agricoltura al Senato
Moltiplicare i casi di abbattimento diretto degli alberi senza autorizzazione per rilanciare l’industria del legno? Così un emendamento al decreto Asset, ormai convertito in legge e fatto approvare da Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura al Senato ha scatenato la reazione sui social di Giovanni Storti, componente storico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo e da sempre attento all’ambiente. “Facciamo il contrario di quello che vuole fare l’Unione europea”, ha detto l’attore.
Nell’ultimo passaggio dell’iter legislativo, il senatore di FdI nonché presidente della IX Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) Luca De Carlo ha presentato un emendamento (articolo 5-bis) in materia di “Interventi urgenti a sostegno delle attività economiche strategiche per il Made in Italy”. La norma, ormai legge, modifica l’articolo 149 del Codice dei beni culturali e del paesaggio ampliando i casi in cui è possibile abbattere gli alberi senza autorizzazione. Tutto per rilanciare l’industria del legno.
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“Come se togliendo le regole si potesse incentivare qualcosa”, ha aggiunto Storti. “Pensiamo agli alberi invece perché senza di essi non possiamo vivere!”.