Dal suicidio del fratello al caso della recensione su gay e disabili: chi era Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Lodi trovata morta
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Chi era Giovanna Pedretti, la ristoratrice della recensione trovata morta
Salita alla ribalta della cronaca nei giorni scorsi per via di una recensione, rivelatasi con molta probabilità falsa, la ristoratrice Giovanna Pedretti è stata trovata morta nel pomeriggio di ieri, domenica 14 gennaio, nelle acque del Lambro a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi.
Ma chi era Giovanna Pedretti? La donna, che aveva 59 anni, era la titolare insieme al marito della pizzeria “Le Vignole”, situata a Sant’Angelo Lodigiano.
Originaria di Bergamo, la ristoratrice, che aveva una figlia, era nota in zona non solo per il suo locale, ma anche per essere una “bravissima persona” così come hanno testimoniato a Il Giorno alcuni compaesani della donna.
La pizzeria “Le Vignole” era nota anche perché da anni organizzava l’iniziativa della “Pizza sospesa… per un sorriso” per le famiglie dei ragazzi disabili, in collaborazione con le associazioni “Genitori amici dei disabili” e il gruppo “Il Maggiolino”.
“Grazie per quello che hai fatto per noi. Grazie per L’iniziativa della pizza sospesa e soprattutto per aver difeso la disabilità. Ci mancherai Gio” è stato il messaggio di cordoglio pubblicato da “Il Maggiolino” sui social.
Giovanna Pedretti nei giorni scorsi era salita alla ribalta della cronaca per aver pubblicato sul profilo Facebook della sua pizzeria una recensione negativa di un cliente alla quale lei rispondeva con fermezza.
In questa recensione, un utente si lamentava di aver mangiato accanto “a dei gay e a un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà” con la ristoratrice che lo invitava a “non tornare da noi, a meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati”.
Post che ha ricevuto numerosi apprezzamenti, tra cui quello della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha ringraziato pubblicamente la ristoratrice e il marito Nello D’Avino, ma che, con il trascorrere delle ore, ha poi iniziato a sollevare dei dubbi.
A sollevarli è in particolar modo è l’influencer Lorenzo Biagiarelli, compagno di Selvaggia Lucarelli, che mette in discussione la veridicità della recensione. Raggiunta dal Tg3, la stessa Giovanna Pedretti non fornisce spiegazioni ma dichiara: “Non vorrei essere caduta in un tranello”.
Qui invece il @Tg3web di stasera. Direi che possiamo chiuderla qui. pic.twitter.com/QfOojLmxQi
— Lorenzo Biagiarelli (@lorenzobiagiare) January 13, 2024
Ora sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte della ristoratrice anche se, l’ipotesi più probabile al momento, è quella del suicidio.
Non è chiaro se, l’eventuale gesto estremo, possa essere collegato al caso della recensione o se la donna avesse altri problemi. Anche se, finora, chi la conosceva esclude sia problemi economici che di altra natura.
Quel che è certo è che, anche il fratello, una decina di anni fa circa si suicidò con delle modalità più o meno simili.