Istituita la giornata nazionale per le vittime del Covid: sarà il 18 marzo
Quello stesso giorno i camion dell'Esercito portarono via le bare dal cimitero di Bergamo, che rischiava ormai il collasso
Il 18 marzo è la giornata nazionale per le vittime del Covid-19
All’unanimità la commissione Affari costituzionali del Senato, riunita in sede deliberante, ha dato l’ok all’istituzione della giornata nazionale delle vittime del Covid -19. La ricorrenza è stata fissata al 18 marzo, data in cui, esattamente un anno fa, i mezzi militari, a Bergamo, sono stati impiegati per il trasporto delle salme. E proprio domani nella città lombarda si recherà io il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Ad oggi in Italia sono morte 103mila persone a causa del Coronavirus e nel mondo i decessi per Covid sono oltre 2,6 milioni. La data scelta è il 18 marzo, giorno in cui l’anno scorso, nel 2020, in Italia si registrarono quasi 3mila morti. E quello stesso giorno i camion dell’Esercito hanno dovuto portare via le bare dal cimitero di Bergamo, che rischiava ormai il collasso.
“È un bel segnale che tutti abbiano dato il loro contributo” sottolinea il presidente della prima commissione Dario Parrini (Pd). “Siamo molto soddisfatti dell’approvazione di questa legge in via definitiva. La crisi di governo e l’impossibilità di calendarizzare il provvedimento ci hanno messo in difficoltà sul piano dei tempi, visto che c’erano delle condizioni della Ragioneria da soddisfare”, aggiunge.
Dalla commissione disco verde anche ad un ordine del giorno, approvato da tutte le forze politiche che siedono in Parlamento, per facilitare gli indennizzi ai familiari delle vittime del Covid. Si vuole impegnare il governo a misure di legge “non solo simboliche ma concrete”, ha spiegato ancora Parrini.
“Il Senato ha chiuso il cerchio, domani 18 marzo sarà la giornata nazionale delle vittime del Covid-19. Spero davvero che il governo dichiari in questa occasione il lutto nazionale e le bandiere a mezz’asta come saluto estremo e deferenza nei confronti dei caduti e delle famiglie”, ha chiesto il deputato del Pd, Filippo Sensi. “L’approvazione in Senato della legge che istituisce il 18 marzo la Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid è per me motivo di profonda commozione essendone primo firmatario e promotore”, ha affermato il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia.
“L’Italia ricorderà ogni anno chi non ce l’ha fatta nella ricorrenza di quell’immagine con i camion militari incolonnati sulle strade di Bergamo con i feretri. Sarà un giorno simbolico per il Paese che attraverserà i confini del tempo e della memoria. Al dovuto ricordo delle vittime si affiancherà l’impegno concreto previsto dalla legge: dalla testimonianza nelle scuole a quella sui canali radiotelevisivi della Rai e fino al contributo concreto degli italiani che vorranno donare alla ricerca scientifica una o più ore della loro giornata lavorativa. La presenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione del primo anniversario del 18 marzo a Bergamo, è la più alta testimonianza di come tutta l’Italia onorerà la memoria delle vittime del Covid”, ha notato.
E domani, prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus, sui municipi di tutta Italia il Tricolore sarà esposto a mezz’asta. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha, infatti, inviato una lettera a tutti i sindaci perché partecipino alla ricorrenza con un minuto di silenzio da osservare alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi.
“Caro collega – ha scritto il sindaco di Bari – domani 18 marzo sarà la prima giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus. Così come avvenuto il 31 marzo dello scorso anno, sono convinto che anche i sindaci italiani promuoveranno occasioni e cerimonie commemorative per ricordare le tante vittime che piangono le nostre comunità e onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari. Testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche – ha aggiunto – è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale. Per questo – ha concluso – vorrei chiedervi di condividere un gesto in comune. In concomitanza con l’arrivo a Bergamo del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevista per le ore 11 di domani, ritroviamoci davanti ai nostri municipi, indossando la fascia tricolore, per osservare un minuto di silenzio al cospetto della bandiera italiana esposta a mezz’asta”.
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