Giornata della Memoria 2023: frasi e citazioni per non dimenticare la Shoah
Giornata della Memoria 2023: frasi e citazioni per non dimenticare la Shoah
GIORNATA DELLA MEMORIA 2023 FRASI – Oggi, 27 gennaio 2023, è la giornata della Memoria, ricorrenza che nasce per commemorare in tutto il mondo le vittime dell’Olocausto, ovvero lo sterminio delle categorie considerate “indesiderabili”, come ebrei, omosessuali, portatori di handicap e rom, da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Si celebra il 27 gennaio di ogni anno perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Nel 2005 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha celebrato il 60esimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e della fine dell’Olocausto in una sessione speciale tenutasi a gennaio. Successivamente, in quello stesso anno, è stato deciso di dedicare una giornata al ricordo delle vittime. Per ricordare cosa è stato l’Olocausto e celebrare la Giornata della Memoria 2023 abbiamo raccolto alcune frasi e citazioni. Eccole:
- “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”. (Primo Levi)
- “C’è negli uomini un impulso alla distruzione, alla strage, all’assassinio, alla furia, e fino a quando tutta l’umanità, senza eccezioni, non avrà subìto una grande metamorfosi, la guerra imperverserà: tutto ciò che è stato ricostruito o coltivato sarà distrutto e rovinato di nuovo; e si dovrà ricominciare da capo”. (Anna Frank)
- “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza”. (José Saramago)
- “Quando i testimoni oculari non ci saranno più, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare”. (Liliana Segre)
- “Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell’aria. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo”. (Primo Levi)
- “Quel che ora penso veramente è che il male non è mai «radicale», ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla sua superficie come un fungo. Esso “sfida”, come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua «banalità». Solo il bene è profondo e può essere radicale”. (Hannah Arendt)
- “Auschwitz – che simboleggia e riassume tutto l’orrore e la lucida follia del totalitarismo razzista – racchiude in sé i termini di un tragico paradosso. Si tratta, infatti, della costruzione più disumana mai concepita dall’uomo. Uomini contro l’umanità”. (Sergio Mattarella)
- “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza”. (Liliana Segre)
- “I vuoti di oblio non esistono. Nessuna cosa umana può essere cancellata completamente e al mondo c’è troppa gente perché certi fatti non si risappiano: qualcuno resterà sempre in vita per raccontare. E perciò nulla può mai essere “praticamente inutile,” almeno non a lunga scadenza”. (Hannah Arendt)
- “La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta”. (Anna Frank)
- “L’affermazione più profonda che sia mai stata pronunciata a proposito di Auschwitz non fu affatto un’affermazione, ma una risposta. La domanda: “Ditemi, dov’era Dio, ad Auschwitz?”. La risposta: “E l’uomo, dov’era?””. (William Clark Styron)
- “La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato Primo Levi”. (Mario Rigoni Stern)
- “Auschwitz è patrimonio di tutti. Nessuno lo dimentichi, nessuno lo contesti. Auschwitz rimanga luogo di raccoglimento e di monito per le future generazioni”. (Marta Ascoli)
- “La Shoah non è stata mica un incidente di percorso del fascismo. Ha i suoi prodromi nelle leggi razziali del ’38, che a loro volta affondano le radici nella marcia su Roma del ’22. È qui che comincia la tragedia. Un consenso fondato in gran parte sulla coercizione”. (Andrea Riccardi)