Gino Cecchettin: “Oggi abbiamo capito chi è Filippo Turetta”
“Oggi abbiamo capito chi è Filippo Turetta”. Lo ha detto Gino Cecchettin lasciando l’aula della Corte d’Assise di Venezia, dove oggi, venerdì 25 ottobre, si è celebrata la seconda udienza del processo per l’omicidio della figlia Giulia, che vede imputato reo confesso l’ex fidanzato della ragazza.
In aula Turetta per la prima volta ha pubblicamente ripercorso i passi che lo hanno portato a uccidere Giulia, ammettendo di fatto di aver premeditato l’omicidio.
Il padre della vittima ha lasciato il tribunale prima che a prendere la parola fosse la difesa dell’imputato. Quando i giornalisti presenti gli hanno domandato qual è stato il momento più doloroso della giornata, ha risposto: “Sapere cosa ha attraversato mia figlia negli ultimi momenti della sua vita”.
Per la prima volta riuniti nello stesso luogo, gli sguardi di Turetta e Cecchettin non si sono mai incrociati durante l’udienza. “Ma non è questo il punto del processo”,- sottolinea il padre di Giulia: “Il punto è che abbiamo capito chi è Filippo Turetta. Infatti adesso il suo avvocato vuole capirne di più”.
“Per me – aggiunge Cecchettin – è chiarissimo: quello che emerge oggi è che la vita del prossimo è una cosa sacra, e non bisogna entrare nel merito della vita degli altri, bisogna rispettarla”. Un ricordo di Giulia? “Il mio amore, cosa posso dire?”.
Intanto il processo prosegue spedito come richiesto sia dall’accusa sia dalla difesa. “Ho sempre sostenuto che questo processo debba svolgersi nei tempi più rapidi possibili, compatibilmente con l’esigenza di accertamento della verità”, ha ha commentato l’avvocato di Turetta, Giovanni Caruso: “Non ci sarà l’udienza del 28 ma ci rivedremo qui il 25 novembre per la requisitoria”.