“Il virus non esiste”: i gilet arancioni in piazza a Milano e Roma violano tutte le norme anti-Covid
Il movimento di protesta guidato dall'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo scende in piazza nelle principali città per chiedere la fine del governo Conte. Mascherine abbassate o inesistenti e distanze di sicurezza minime
Gilet arancioni a Milano e Roma contro governo: “Coronavirus non esiste”
Mascherine abbassate sul mento o totalmente assenti, distanze di sicurezza azzerate, urla e cori di protesta: la manifestazione dei gilet arancioni, lanciata per oggi nelle principali piazze italiane, da Milano a Roma, va avanti in barba a tutte le norme anti-Coronavirus. E’ soprattutto la sfilata in piazza Duomo a Milano a destare preoccupazione: il movimento di protesta guidato dall’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, anche lui presente nel principale luogo di ritrovo meneghino, continua a sostenere che il Covid-19 sia un’invenzione della politica e che dunque il lockdown, la crisi sanitaria e l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale, siano delle iniziative totalmente inutili.
Ecco perché, a Milano ma anche in via del Corso a Roma, non è difficile trovare in mezzo ai manifestanti persone senza mascherine o guanti. Gli assembramenti, poi, sono continui, persino intorno agli stessi organizzatori della protesta e rappresentanti del movimento, che parlano al microfono. Nel corso della manifestazione, sono tanti i cori che si sollevano contro l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Al premier, i manifestanti chiedono le dimissioni immediate, perché possa nascere “un governo votato dal popolo”. Tra le altre richieste del movimento, c’è anche quella di dire addio all’euro per tornare alla “lira italica”.
“Ho chiesto al Prefetto di denunciare gli organizzatori della manifestazione dei cosiddetti gilet arancioni. Un atto di irresponsabilità in una città come Milano che così faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova”. Lo ha scritto nel pomeriggio il sindaco di Milano, Beppe Sala, in un post su Facebook.
A Roma, in mattinata, non sono mancati momenti di tensione. In strada, infatti, oltre ai gilet arancioni c’erano anche diversi gruppi che orbitano intorno all’estrema destra, come “Marcia su Roma” e Casapound. Le autorità hanno chiuso il traffico in Piazza Venezia e su via del Corso, a causa dell’eccessiva presenza di manifestanti che hanno anche provato a puntare verso Palazzo Chigi, ma sono stati bloccati da Polizia e Carabinieri, schierati in assetto antisommossa. Adesso è in corso un’attività di polizia di identificazione di coloro che hanno preso parte alla manifestazione: saranno tutti denunciati.
“Rimaniamo qui a oltranza. Occupiamo piazza Venezia e montiamo delle tende”, hanno assicurato alcuni di loro. “Qui c’è gente che non mangia. C’è gente che non prende lo stipendio da 4 mesi. Abbiamo fame”, ha urlato qualche altro manifestante. L’accusa, poi, è sempre la stessa: “Il Coronavirus è tutto un disegno politico, economico e sociale perché vogliono venderci alla Cina, Di Maio prima di tutti, facendoci fare il vaccino e schedandoci. Il virus non esiste, per questo non mettiamo le mascherine, e intanto la gente muore di fame”.
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