Nuove accuse a Gianluca Vacchi da due dipendenti: “Pagati in nero per 10 anni, ci deve 700mila euro”
Dopo il caso della colf di Gianluca Vacchi che ha raccontato del trattamento ricevuto dal datore di lavoro, altri due dipendenti hanno fatto causa all’influencer. Si tratta di una coppia che ha chiesto un mega risarcimento per aver lavorato in nero per rispettivamente 14 e 10 anni su un totale di 22 e 17 trascorsi alle dipendenze di “Mister Enjoy”, il matador di Instagram che sul social ha guadagnato 21 milioni di follower a suon di video, post virali e reel. Lavorando, secondo quanto dichiarato dai due e riportato Repubblica, anche 15 ore al giorno.
Stando alla ricostruzione, i due ex dipendenti erano stati mandati via di casa dopo un attacco d’ira dell’influencer, il quale non aveva gradito il modo in cui avevano gestito il servizio durante un aperitivo. Da lì la situazione sarebbe degenerata fino al licenziamento disciplinare con un’accusa, ritiene la coppia, infamante e strumentale, e cioè quella di aver rubato un modem e un pc.
Così gli ex collaboratori, a marzo del 2021, hanno deciso di denunciare Vacchi per calunnia. L’influencer però, il mese successivo, ha risposto con un esposto contro i due e accusato la coppia di furto e appropriazione indebita. Secondo la tesi di “Mister Enjoy”, nel corso degli anni i due gli avrebbero sottratto oltre un milione di euro. Ma nel frattempo, al tribunale del lavoro, gli ex dipendenti hanno presentano dei ricorsi in cui si ritiene che Vacchi debba loro più di 700mila euro e che abbia retribuito in nero alcuni dei suoi dipendenti, motivo per cui a loro veniva chiesto spesso di prelevare ingenti quantità in contati con bancomat e carte di credito. Secondo le accuse Vacchi pagava molte persone in cash: dai dipendenti alle massaggiatrici, fino agli amici a cui prestava soldi.
Adesso pendono due inchieste in procura ma non è ancora possibile stabilire chi ha ragione. Intanto, dopo la prima denuncia della colf, l’attuale staff di Vacchi ha preso le sue difese in un video di sei minuti postato sui social: “La nostra vita non trascorre qui tra una frustrata e un insulto”. “È un normale datore di lavoro che si arrabbia se non vengono fatte le cose come dice lui”, hanno detto. “Il dottore è anche umile, perché poi quando alza la voce dopo ti chiede scusa”.