Giallo di Caronia, “il parabrezza della Opel Corsa di Viviana era già rotto prima dell’incidente”
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Giallo di Caronia, “il parabrezza dell’auto di Viviana era già rotto”
Proseguono le indagini sulla tragica storia di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele, il giallo di Caronia. Nelle ultime ore ha ripreso forza l’ipotesi dell’incidente d’auto che potrebbe avere avuto conseguenze gravi per il bambino ma oggi – 28 agosto – il padre del piccolo Gioele ha ‘smontato’ questa strada investigativa. “Il parabrezza della Opel Corsa di Viviana Parisi era già rotto prima dell’incidente avvenuto il 3 agosto nella galleria Turdi sull’autostrada A20 Messina-Palermo”, ha fatto sapere l’uomo tramite il suo legale Pietro Venuti.
Nella serata di ieri, 27 agosto, era circolata la voce che la lieve crepa rilevata sul parabrezza dell’auto fosse dovuta allo scontro avvenuto in galleria tra l’auto di Viviana e un furgone di operai. Non avendo la donna ferite alla testa, secondo gli investigatori, potrebbe essere stato Gioele ad aver battuto la testa, dopo aver fatto un balzo dal seggiolino, che non era assicurato al sedile. Le foto dei primi rilievi hanno evidenziato che seggiolino era caduto fra il sedile posteriore e quello anteriore, mentre il bambino, secondo quanto ricostruito, non aveva allacciata la cintura di sicurezza.
Gioele potrebbe essersi ferito nell’incidente per poi morire poco dopo nel bosco dove la mamma Viviana si era rifugiata. La donna, a quel punto, presa dalla disperazione sarebbe salita sul traliccio, ai piedi del quale è stata trovata morta, e si sarebbe lanciata nel vuoto, suicidandosi. La tesi a questo punto potrebbe essere supportata dagli ulteriori esami attesi sui resti del piccolo Gioele, che dovranno chiarire se il bambino aveva lesioni o fratture sul cranio. Le parole del papà sul parabrezza già lesionato da un “precedente incidente” però potrebbero smontare tutto…
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