Nascosto nel cassettone del letto con 50mila euro, l’arresto e le lacrime: così è stato trovato Giacomo Bozzoli
Nascosto nel cassettone del letto: così è stato trovato Giacomo Bozzoli
Nascosto nel cassettone del letto matrimoniale con un borsello contenente 50mila euro (qui il video): così è stato trovato Giacomo Bozzoli, arrestato nella giornata di ieri, giovedì 11 luglio, sua villa di Soiano, sulla sponda bresciana del Lago di Garda.
“Vi prego, fatemi vedere mio figlio” sono state le prime parole pronunciate in lacrime dall’uomo subito dopo essere stato fermato dai carabinieri.
Bozzoli, condannato in via definitiva per l’omicidio dello zio Mario, avvenuto a Marcheno, in provincia di Brescia, l’8 ottobre 2015 e per la distruzione del cadavere nel forno della fonderia, ha trascorso la sua prima notte in carcere dove è guardato a vista per evitare che possa compiere atti autolesionistici.
L’uomo, che era latitante da 11 giorni, è stato “localizzato nella sua villa” all’alba di ieri. Il procuratore, ricostruendo i suoi spostamenti, ha ipotizzato che Bozzoli ha “lasciato la Spagna 3-4 giorni dopo la compagna per tornare in Italia”.
Ma come ha fatto a rientrare in Italia senza che nessuno se ne accorgesse? E Bozzoli è veramente rientrato nella sua villa nelle ultime 48 ore o si trovava lì da più tempo?
Sono le domande alle quali stanno lavorando gli investigatori e che potrebbe spiegare lo stesso Bozzoli qualora sceglierà di collaborare con gli inquirenti.
Non si esclude, infatti, che l’uomo possa essere rientrato in Italia insieme alla compagna e al figlio per poi proseguire il viaggio da solo, raggiungere la villa e nascondersi lì.
Se così fosse, però, significa che la compagna, contrariamente a quanto affermato, era a conoscenza degli spostamenti dell’uomo. Gli inquirenti non hanno ancora spiegato come hanno rintracciato Bozzoli anche se hanno lasciato intendere che l’uomo si possa essere in qualche modo tradito: “Non ci ha pensato e ha commesso una leggerezza, diciamo così. Ha fatto qualcosa che ha reso possibile rintracciarlo”.