I genitori di Turetta: “Ci prendiamo cura di lui, solo noi gli siamo vicini”
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“La nostra è una ferita aperta, che si è ricomposta solo in parte. Gli staremo vicini in tutti i suoi passi. Abbiamo capito che è il nostro posto”, a dirlo sono i genitori di Filippo Turetta parlando con il parroco don Franco Marin, confidente dei due, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Dopo il silenzio e il dolore, Nicola Turetta ed Elisabetta Martini si sono confidati, ritrovando il loro ruolo di genitori.
Come ricorderete Filippo ha ucciso la sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Una ferita che non potrà mai rimarginarsi. Ma i genitori di Filippo, dopo un primo momento di rifiuto e distanza, hanno colmato la repulsione con una nuova assunzione di responsabilità. “Di fronte ad un crimine commesso da un figlio è inevitabile l’atteggiamento di rifiuto — spiega don Marin — ci è voluto un po’, sono stati aiutati e hanno ripreso in mano il loro ruolo. Il senso del loro essere genitori riaffiora. Si è ricomposta la frattura”.
“Filippo ha ancora una lunga strada da fare per la consapevolezza, siamo ben lontani, ci saremo fino a che servirà”, hanno detto ancora i genitori di Turetta al parroco. “In molti hanno dimostrato una vicinanza solidale discreta”, hanno aggiunto, parlando della solidarietà ricevuta. “Sono molto preoccupati — continua don Marin — fortunatamente ha un gruppo di amici che lo stanno aiutando molto. In questa vicenda il calore di un affetto di un’amicizia è assolutamente terapeutico. Il bene è terapeutico. Una luce che si accende in un cielo buio”.
I genitori di Turetta continuano a chiedersi cosa possano aver sbagliato. “Di tanto in tanto questa cosa riemerge a volte è travolgente — dice Marin — hanno un enorme senso di colpa. Che si scaraventa addosso alla loro fragilità umana che in fondo è quella di tutti”. Intanto proseguono le indagini: il vero nodo sarà accertare o meno le aggravanti di premeditazione e crudeltà.