Gaza, Fedez: “Non mi schiero. Ma qual è la posizione del governo italiano davanti all’uccisione di bambini?”
Sul conflitto israelo-palestinese e su quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza, dove nella notte tra giovedì e venerdì Israele ha lanciato un massiccio attacco con forze aeree e di terra e almeno 31 delle 115 vittime sono bambini (le vittime israeliane al momento sono 9), anche Fedez ha voluto dire la sua. Nelle storie condivise su Instagram il rapper non prende una posizione e afferma di non volersi accordare a quello che chiama il “coro delle tifoserie” che “non aggiungono nulla al dibattito”.
“Credo ci siano persone che riescono a farci sentire vicino un problema anche se è molto distante da noi“, dice, e consiglia ai follower di scoprire la storia di Vittorio Arrigoni, il cronista e attivista che ha vissuto per anni nella Striscia di Gaza per raccontare il conflitto prima di essere rapito e brutalmente ucciso nel 2011 in circostanze ancora da chiarire.
“Aiutava i civili e cercava di raccontare quello che avveniva sul territorio”, dice Fedez, e invita a guardare uno dei primi video condivisi da Arrigoni su Youtube. “Trovo utile dare risalto alla voce di un italiano che in prima linea sul campo ha cercato di aiutare i civili al punto da essere ucciso piuttosto che dare la mia sterile opinione”, aggiunge. Poi conclude: “È ovvio però che davanti ai bambini uccisi viene da chiedersi: è davvero necessario tutto questo? Qual è la posizione del governo italiano davanti all’uccisione di bambini?”.