“Solo gang bang”, locale sequestrato a Roma per prostituzione: tre arresti
“Solo gang bang”: locale sequestrato a Roma per prostituzione
Un locale è stato chiuso a Roma per prostituzione. Secondo quanto riporta La Repubblica, alcune donne venivano sfruttate e costrette a praticare delle “gang bang”, rapporti di gruppo. Ogni donna riceveva da sola anche dieci clienti per volta in cambio di una cifra irrisoria. Mercoledì scorso (9 marzo) gli agenti del distretto San Paolo diretti da Michele Peloso hanno messo i sigilli al bordello clandestino ricavato in un ex studio fotografico in vicolo della Serpe, nel municipio XII, ai confini con il Portuense, a Roma. Ogni cliente, secondo quanto ricostruito, pagava dai 60 euro, se era un frequentatore abituale, ai 100 euro, se si trattava di un nuovo avventore. Alle prostitute venivano corrisposti tra i 50 e i 60 euro per ogni sessione che coinvolgeva fino a un massimo di sei uomini, 100 euro da 10 clienti in su. Un obolo che gli sfruttatori chiamavano “il regalino”.
A finire in manette sono stati un bosniaco 36enne e due romani di 43 e 66 anni. I tre avevano trasformato lo studio fotografico in un luogo dove consumare sole “gang bang”, sesso di gruppo, come hanno ricostruito gli agenti, che hanno scoperto quell’antro squallido partendo dagli annunci pubblicati sui siti di incontri per adulti Trovagnocca e Bakeca Incontri. Al momento dell’irruzione, oltre a cinque clienti, c’erano due donne romane di 57 e 39 anni. “A casa mancano i soldi”, ha raccontato la 57enne. La collega invece è stata evasiva, ha cercato di negare il sistema di induzione alla prostituzione. “Ho due figli a casa, il mio compagno non sa cosa faccio, pensa che stia lavorando come impiegata”. Oltre a loro due, sarebbero altre quattro le donne coinvolte a turno nel bordello clandestino aperto tutti i giorni dalle 18 alle 24.