Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:28
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Dopo l’inchiesta di TPI i giudici danno ragione alla prima dottoressa non vedente: potrà proseguire gli studi

Immagine di copertina
Gaia Padovani il giorno della laurea in Medicina

Gaia Padovani, 34 anni, aveva sostenuto la prova di ammissione per specializzarsi in Psichiatria nel 2019, ma non le furono forniti i necessari supporti previsti per gli studenti disabili

Gaia Padovani, la prima studentessa completamente non vedente laureata in Medicina e ammessa alla Scuola di specializzazione in Italia, non dovrà ripetere la prova di ammissione e potrà quindi proseguire per il momento il percorso di studi in Psichiatria avviato due anni fa. A deciderlo è stato il Consiglio di Stato, che oggi ha sciolto la riserva sul caso, sospendendo la sentenza del T.A.R. del Lazio che aveva ordinato la ripetizione della prova, prevista dal Ministero dell’Università e della Ricerca per il giorno 4 novembre, con un preavviso minimo di circa 20 giorni.

Gaia Padovani, 34 anni, aveva sostenuto la prova di ammissione per specializzarsi in Psichiatria nel 2019, ma non le furono forniti i necessari supporti previsti per gli studenti disabili. “Il Consiglio di Stato, con ordinanza motivata”, ha detto l’avv. Michele Bonetti dello Studio Legale Bonetti&Deli “oltre a sospendere la sentenza del TAR Lazio ha sottolineato il rischio di dover interrompere il proficuo percorso di studi della dott.ssa Padovani, auspicando una rivalutazione complessiva della posizione dell’interessata”.

L’avvocato Bonetti aggiunge: “Auspichiamo che il giudizio non prosegua nella naturale fase di merito calendarizzata già per l’anno 2022 e che le Istituzioni si facciano carico di questa situazione, così come auspicato dalla Giustizia Amministrativa di ultimo grado, sanando la posizione della ricorrente”.

“È stato affermato il diritto allo studio e il diritto al lavoro, costituzionalmente garantiti”, prosegue il legale “e non possiamo non sottolineare l’abnormità di questo imbuto formativo a numero chiuso per i giovani medici, che risulta ancor più ingiusto in piena pandemia, ove vengono lasciati posti disponibili (come dedotto dal Consiglio di Stato) anche con grave danno all’erario dello Stato”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato
Cronaca / Bari, tre ragazzi arrestati per l’omicidio di un clochard: “Usato come bersaglio per testare la pistola”
Cronaca / Torino, scontri con gli studenti: 15 poliziotti feriti. Meloni e Schlein condannano le violenze
Cronaca / All’aeroporto di Fiumicino una Newton Room permanente dedicata alla formazione nelle discipline scientifiche