Gaia e Camilla investite e uccise a Roma, Pietro Genovese condannato in appello a 5 anni e 4 mesi
La pena, ridotta rispetto agli 8 anni comminati in primo grado, diventa ora definitiva. Revocati anche gli arresti domiciliari al 22enne, che avrà l'obbligo di dimora a Roma e non dovrà allontanarsi dal proprio domicilio dalle ore 22,00 alle ore 7,00
Gaia e Camilla, Pietro Genovese condannato in appello a 5 anni e 4 mesi
Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, è stato condannato in appello a scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio stradale plurimo, in relazione alla morte delle studentesse Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, investite nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019 a Corso Francia, non lontano da Ponte Milvio a Roma.
Così la Corte d’assise di appello di Roma ha accolto il concordato dell’imputato con la Procura generale della capitale, dopo che lo scorso 19 dicembre in primo grado e con il rito abbreviato Genovese era stato condannato a scontare 8 anni di carcere dal giudice per l’udienza preliminare Gaspare Sturzo, mentre il pm Roberto Felici aveva chiesto una condanna a 5 anni di reclusione.
La pena da scontare da Genovese è stata così ridotta, mentre sono stati revocati gli arresti domiciliari. Il 22enne avrà l’obbligo di dimora a Roma e non dovrà allontanarsi dal proprio domicilio dalle ore 22,00 alle ore 7,00. Con il concordato, accolto oggi dalla Corte d’assise di appello, la pena per Genovese diventa definitiva.
Chi erano Gaia e Camilla, le due ragazze investite e uccise a Roma
Si chiamavano Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due ragazze 16enni investite e uccise nella notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre a Roma: ecco chi erano le due giovani, che hanno perso la vita nel tragico incidente avvenuto nei pressi di Ponte Milvio. Le due, entrambe 16enni, stavano attraversando Corso Francia quando sono state travolte da un’auto guidata da Pietro Genovese, figlio 20enne del regista Paolo, autore di popolari film quali Immaturi e Perfetti Sconosciuti, il quale, successivamente, è risultato positivo ai test di droga e alcol.
L’impatto è stato violentissimo e i mezzi del 118, arrivati in breve tempo sul luogo dell’incidente, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di entrambe. Camilla Romagnoli aveva con sé i documenti, mentre per il riconoscimento di Gaia è stato necessario l’arrivo del papà, un ufficiale dei carabinieri in congedo. Gaia, di origini finlandesi, e Camilla erano compagne di classe. Entrambe, infatti, frequentavano la 3 Cl del Liceo Gaetano De Sanctis, la cui sede si trova in via Serra, nel quartiere Fleming, non molto lontano da dove è avvenuto l’incidente in cui le due ragazze hanno perso la vita.
Le ragazze, infatti, non abitavano distante dal luogo dove sono state investite e uccise. Secondo quanto ricostruito da Il Messaggero, Gaia e Camilla stavano proprio rincasando quando è avvenuta la tragedia. Le due avevano trascorso la serata nei pressi di Ponte Milvio, una delle zone della movida della Capitale, con alcuni amici quando hanno deciso di tornare a casa perché “richiamate” dai genitori. Secondo uno degli amici accorsi sul luogo dell’incidente, infatti, una delle due giovani prima di andare via aveva ricevuto un messaggio sul cellulare dalla mamma, la quale aveva scritto: “Hai visto che ore sono?”.