Funerale del carabiniere ucciso a Roma, è il giorno dell’addio a Mario: la diretta live
Gli aggiornamenti live da Somma Vesuviana
Funerale carabiniere ucciso a Roma: la diretta live
È il giorno del funerale di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma con 11 coltellate nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019. L’ultimo saluto si celebra a Somma Vesuviana, la città campana che ha dato i natali al vicebrigadiere, nella chiesa di Santa Croce di via Santa Maria del Pozzo.
La diretta del funerale
Di seguito gli aggiornamenti live dal funerale del carabiniere ucciso:
ore 14.00 – Si conclude il funerale.
ore 13.46 – Presenti al funerale i vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, la ministra della Difesa Trenta e il presidente della Camera Roberto Fico.
ore 13.44 – In corso l’uscita del feretro, con i palloncini bianchi lanciati in aria.
ore 13.35 – “Da gioia e dolore, solitudine e fierezza, nasce la lacrima ‘che solo la moglie di un carabiniere prova’, frutto ‘di tutti quei valori cui suo marito e’ legato e che lei fara’ suoi”. Rosa Maria, la vedova di Mario Cerciello Rega, ha letto dall’altare – al termine delle esequie del vicebrigadiere – un testo dedicato alle mogli dei carabinieri, chiedendo di non essere inquadrata in questo momento di dolore.
ore 13.30 – Prende la parola la vedova del carabiniere ucciso, Rosa Maria. “Prometto di amarti e onorarti per sempre”, dice distrutta dal dolore la moglie. “Chiediamo giustizia e dobbiamo alzare la nostra voce in coro per Mario”, continua. “Essere moglie di carabiniere”: Rosa Maria, vedova di Mario Cerciello Rega, ha letto tra le lacrime un testo su questo tema, un post che circola da anni su Facebook tra mogli e fidanzate dei militari. Subito dopo l’Ordinario militare Santo Marcianò ha concluso il rito funebre, ricordando come oggi “l’Italia intera sia in lutto”. Il feretro è stato portato a spalla fuori della chiesa, tra gli applausi scroscianti dei presenti.
ore 13.24 – “Rega è morto per tutelare il diritto di tutti. Vorrei che il rispetto sia per tutta l’Arma, che serve lo Stato quotidianamente. Ricordiamo i 953 carabinieri feriti negli ultimi anni. Pensiamo che mario era libero dal servizio, con abiti civili”, sottolinea Nistri.
ore 13.22 – Nistri continua con un appello: “Ho delle richieste da fare: rispetto e riconoscenza. Perché il cuore d’oro di Mario, infranto da 11 coltellate, non si merita la 12esima coltellata. Sono giusti i commenti e i dibattiti, ma non oggi. Facciamo che i toni siano rispettosi per l’uomo che era, per il carabiniere che era”.
ore 13.20 – “Da volontario si spendeva quanto si spendeva da carabiniere: facendo il volontario. dava da mangiare ai poveri, accompagnava i malati a Lourdes. Eraun esempio per tutti noi”, continua Nistri. Poi cita una poesia di Pascoli.
ore 13.17 – Il comandante dei carabinieri, continua a parlare della carriera militare di Mario: “Nel 2017 fa un altro passaggio, diventa vicebrigadiere, ma non è il grado che fa la grandezza della persona”.
ore 13.14 – Interviene il comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri, collega di Mario Cerciello Rega: “Mario era amato da tutti. A 24 anni ha fatto una scelta, quando molti fanno la scelta di vivere alla giornata. Lui ha scelto di indossare la divisa e fare la scuola allievi. Nel frattempo gli è venuta a mancare all’improvviso il papà Antonio”.
ore 13.00 – Iniziano i cori nella chiesa del funerale, la stessa chiesa dove il carabiniere ucciso a Roma si era sposato poco più di un mese fa.
ore 12.55 – La moglie di Mario Cerciello Rega è in lacrime e stringe una foto del marito.
ore 12.50 – Nella piazza antistante alla chiesa sono stati preparati palloncini bianchi per l’ultimo saluto al vicebrigadiere.
ore 12.47 – Continuano ad arrivare decine di persone davanti alla chiesa del funerale del carabiniere a Somma Vesuviana.
ore 12.43 – Si chiude l’omelia di Mons. Marcianò.
ore 12.42 – L’omelia volge alla fine: “Fate anche voi, responsabili della cosa pubblica, della vita degli altri il senso della vostra vita, consapevoli che quanto operate o non operate è rivolto a uomini concreti: a cittadini e stranieri, a uomini e donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine, ai quali non possiamo non rinnovare il grazie e l’incoraggiamento della Chiesa e della gente. E se voi e tutti noi sapremo meglio imparare, da uomini come Mario, il senso dello Stato e del bene comune, l’Italia risorgerà”.
ore 12.41 – Ancora l’Ordinario militare Santo Marcianò ai funerali del carabiniere ucciso: “Risorga il senso della giustizia, della legalità, del dovere e della fraternità, a partire dagli uomini delle istituzioni, chiamati a riscoprire l’alto senso etico della propria responsabilità, rifuggendo politiche di interessi, conflitti e corruzione, e perseguendo le autentiche priorità del proprio impegno. Non è nostro compito dire se servano leggi più rigide o soltanto leggi più giuste, ma una cosa osiamo chiedervela: Metteteci il cuore!”.
ore 12.40 – Mario Cerciello Rega “ha servito persino la vita dei criminali, anche di colui che lo ha accoltellato e che, certamente, egli avrebbe voluto difendere dal dramma terribile della droga che disumanizza e rende vittime dei mercanti di morte, soprattutto i giovani”. Così nell’omelia dei funerali a Somma Vesuviana l’arcivescovo Santo Marcianò.
ore 12.39 – “Quanto è accaduto è ingiusto”, e “ci spinge, oggi, a levare un grido che si unisce alla tante e diverse voci che in questi giorni hanno formato un unico coro, testimoniando la straordinarietà dell’uomo e del carabiniere Mario, ma anche chiedendo giustizia e che eventi come questo non accadano più. Basta! Basta piangere servitori dello Stato, figli di una Nazione che sembra aver smarrito quei valori per i quali essi arrivano a immolare la vita”. Così l’Ordinario militare mons. Santo Marcianò ai funerali di Mario Cerciello Rega.
ore 12.36 – Il funerale è un saluto commosso al carabiniere. “Mario è stato luce nel mondo, mai rassegnato. Lottava per un mondo migliore, per gli altri”, dice il vescovo.
ore 12.34 – Prosegue l’omelia: “Come mai un giovane meraviglioso, che non ha mai cercato lo sballo ha dovuto provare tutto questo? Mario ha potuto servire la vita fino alla fine. Ha potuto rappresentare l’Italia intera. I suoi colleghi riferiscono di come incarnasse a perfezione la missione del carabiniere, con competenza e destrezza ma anche con una dedizione e una cura della persona superiori a ogni regolamento scritto; era capace di vegliare una notte intera in ospedale, accanto a una madre vedova e alla figlia, o di provvedere ai pasti e alla dignità dei criminali arrestati. Il suo sorriso ha occupato in questi giorni le prime pagine dei giornali, testimonianza di una non comune capacità di donare amore, amicizia, gioia. Era la sua vita, perciò ha potuto servire la vita fino alla fine, offrendo una lezione indimenticabile che lascia senza parole e ha fermato l’Italia, con una partecipazione di popolo poche volte registrata”.
ore 12.32 – Funerale del carabiniere ucciso a Roma, l’omelia. “Sconvolti i suoi colleghi, per la morte di un carabiniere che ha messo sempre passione e dedizione superiore ad ogni regolamento scritto”, ha detto il Monsignor Marcianò.
ore 12.24 – Intanto, il gip di Roma scrive nell’ordinanza con cui ha ribadito il carcere per i due cittadini americani accusati della morte del vicebrigadiere dei carabinieri: “Concreto il pericolo di reiterazione del reato alla luce “delle modalità e circostanze del fatto e in particolare della disponibilità di armi di elevata potenzialità offensiva”.
ore 12.23 – “Troppo presto se ne è andato da questa terra”, ha detto Monsignor Marcianò.
ore 12.20 – Ha avuto inizio nella chiesa – gremita – di Santa Croce la celebrazione del funerale del carabiniere ucciso a Roma Mario Cerciello Rega. La chiesa è la stessa dove Rega un mese e mezzo fa aveva sposato la fidanzata Rosa Maria, che oggi ha seguito l’ingresso del feretro. Sulla bara, foto del matrimonio e una maglia del Napoli, di cui Mario era appassionato tifoso. Presiede la concelebrazione l’arcivescovo Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia.
ore 12.16 – Inizia l’omelia di Mons. Santo Marcianò.
ore 12.15 – La moglie di Mario Rega, Rosa si stringe il petto davanti alla bara.
ore 12.10 – In un clima solenne e struggente, la benedizione del feretro del carabiniere.
ore 12.07 – Un applauso scrosciante per il passaggio della bara di mario Cerciello Rega.
ore 12.00 – La piazza di Somma Vesuviana è gremita per l’ultimo saluto al carabiniere.
ore 11.50 – Applausi hanno accolto l’arrivo del vicepremier Matteo Salvini nella chiesa Santa croce di Santa Maria del pozzo a Somma Vesuviana, dove tra poco si svolgeranno i funerali del carabiniere ucciso a Roma. Al suo ingresso alcune anziane signore lo hanno intercettato dicendogli “proteggete i nostri ragazzi”.
ore 11.40 – Una delegazione dell’Unione di centro (Udc), composta dal segretario nazionale Lorenzo Cesa, il senatore Antonio Saccone e il consigliere regionale del Lazio Enrico Cavallari, stamane, a mezzogiorno, si recherà nel quartiere Prati, in via Pietro Cossa a Roma, per deporre una corona di fiori nel luogo dove è stato ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Lo rende noto un comunicato dell’Udc.
ore 11.20 – Sono presenti anche i componenti dell’associazione cavalieri di Malta della quale Cerciello Rega faceva parte per svolgere attività di volontariato.
ore 11.00 – Alcune decine di persone hanno già preso posto tra i banchi della chiesa, retta dai Francescani.
ore 10.30 – All’esterno sono allineate le corone di fiori del Presidente della Repubblica, dei Presidenti del Senato e della Camera, della Ministro della Difesa, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e della Compagnia Roma Centro, alla quale apparteneva il militare.
ore 10.00 – La città vesuviana già dalle prime ore del mattino è tutta bardata a lutto per dare l’estremo saluto al vice-brigadiere.
L’ultima ricostruzione
Intanto, l’autopsia del vicebrigadiere rivela la presenza di undici coltellate, e non otto come si era detto in un primo momento, sferrate da Elder mentre abbranca da dietro Cerciello.
L’azione che ha portato all’omicidio sembra essere più da marine che non da studente di 19 anni con un fisico nella norma. Elder sostiene di aver agito per paura, credendo che il carabiniere fosse anche lui un pusher. Anche se gli altri carabinieri presenti sul luogo del delitto dicono: “Ci siamo identificati come carabinieri secondo la procedura”.
Elder Lee impugna un coltello “a baionetta” che il pm Calabretta e l’aggiunto D’Elia descrivono nel decreto di fermo “per tipo certamente idoneo a cagionare grave offesa”. Secondo i carabinieri del Comando provinciale che indagano sulla vicenda Lee avrebbe portato quel coltello dagli Usa, in valigia.
Per quanto riguarda le denunce, rischia anche Sergio Brugiatelli, che ha portato i due studenti dal pusher e che, dopo il furto del borsello con il suo contenuto, ha chiamato il 112. Il 47enne sostiene di aver messo lui in giro la voce degli aggressori maghrebini“per paura di quelli a cui avevo rifilato il pacco”. L’Arma ha diffuso ieri l’audio della telefonata al 112 (manca però il coinvolgimento di Cerciello e Varriale).