Frosinone, stretta contro i medici no vax: “Faranno i centralinisti”
Frosinone, stretta contro i medici no vax: “Faranno i centralinisti”
I medici, gli infermieri e gli operatori sanitari no vax faranno i centralinisti: è il provvedimento adottato dall’Asl di Frosinone, nel Lazio, contro il personale ospedaliero che ha deciso, nonostante l’obbligo scattato lo scorso aprile, di non vaccinarsi contro il Covid.
Secondo quanto rivela La Repubblica, in Ciociaria, su oltre 4mila dipendenti dell’azienda sanitaria, sono 30, tra medici, infermieri e operatori socio sanitari, i non vaccinati.
Ventidue di loro sono stati ricollocati in servizi in cui non hanno un contatto diretto con il pubblico e che si possono svolgere con il telelavoro, come il programma di prevenzione delle ondate di calore, il richiamo in programmi screening, le attività di prenotazioni CUP e le attività di retrosportello.
Per gli altri otto, invece, non è stato possibile trovare una soluzione: motivo per cui due dipendenti sono stati sospesi e gli altri sei lo saranno entro la fine della settimana se non decideranno di vaccinarsi. Se la situazione si protrarrà anche nelle prossime settimane, allora scatterà il licenziamento.
“Noi applichiamo la normativa come obbligo di legge e come obbligo morale per la tutela della salute pubblica, ma sospendere è una cosa che non facciamo certo a cuor leggero – dichiara il direttore generale dell’Asl di Frosinone, Pierpaola D’Alessandro, – perciò esprimo soddisfazione per la notizia che vari operatori abbiano provveduto a regolarizzare la propria posizione e auspico che tutti gli altri facciano altrettanto, poiché le persone interessate possono aderire alla vaccinazione in ogni fase della procedura”.