Frecciarossa deragliato, capo Vigili del Fuoco di Lodi a TPI: “Corpi sbalzati fuori dal vagone”
Il capo dei Vigili del Fuoco di Lodi Giuseppe Di Maria a TPI racconta la dinamica dell'incidente. "Poteva essere una carneficina: i corpi dei macchinisti sbalzati fuori dal vagone"
Frecciarossa, capo Vigili del Fuoco di Lodi a TPI: “Corpi sbalzati fuori dal vagone”
“Poteva essere una carneficina. Si stanno svolgendo tutte le indagini, abbiamo fatto delle riprese con i droni, tutto sarà vagliato dalla magistratura”.
Il capo dei Vigili del Fuoco di Lodi, l’ingegnere Giuseppe Di Maria a TPI racconta la dinamica dell’incidente avvenuto questa mattina all’alba sulla tratta Milano-Salerno. Un treno Frecciarossa è deragliato causando la morte dei due macchinisti e il ferimento di 31 persone.
A bordo del treno c’erano 28 passeggeri e altre 4 persone di Trenitalia.
Potrebbe essere stato un problema a uno scambio una delle cause che ha portato al deragliamento del treno. Secondo quanto risulta all’Ansa, infatti, lo “sviamento” del treno sarebbe avvenuto in corrispondenza di uno scambio, dove proprio la scorsa notte, o nella tarda serata di ieri, sarebbe stato sostituito un “deviatoio”, ovvero un pezzo dello stesso scambio.
Dopo il deragliamento si è staccata la prima carrozza e la seconda si è leggermente ribaltata, la prima è poi finita contro un treno parcheggiato all’interno di una zona delle ferrovia. Il tutto a una trentina di metri dal vagone principale.
Fuori dal vagone, a 500 metro da dove è finita la corsa del treno.
E’ un treno ad alta velocità, su questo tratto di linea viaggiava a velocità elevata ma non sappiamo a quanto.
Il personale sanitario che ha poi preso in cura le persone riporta 28 passeggeri e 4 operatori di Trenitalia.
Non si può dire ancora, bisogna aspettare i rilievi da parte della polizia scientifica che ricostruirà la dinamica.
Tutti spaventati ma contenti di essere usciti vivi da questa situazione. Sicuramente poteva andare molto peggio.
“L’Italia è il paese delle catastrofi annunciate”: il commento di Usb
“I Vigili del Fuoco stanno lavorando incessantemente nella ricerca e nel soccorso ai viaggiatori coinvolti. Le cause sono tutte da chiarire. E un macchinista e un ferroviere muoiono sul lavoro. In Italia, c’è sempre una tentata strage dietro l’angolo. Dovuta a qualche superficialità o incompetenza o incuria o ancora altro di più inquietante. Poi però diventa una “tragedia”, “nessuno poteva farci nulla”, “inevitabile”, “è un incidente”. L’Italia è un Paese di catastrofi annunciate ed oggi piange altri due morti sul lavoro in nome dell’alta velocità”, così parla a TPI Costantino Saporito, di Usb nazionale.
L’accaduto: cosa sappiamo finora
Il treno 9595 dell’alta velocità Frecciarossa che viaggiava sulla linea Milano-Salerno è deragliato questa mattina alle 5.35 all’altezza di Ospedaletto Lodigliano (Lodi) presso la stazione di Livraga. Sul posto sono giunti i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco e del 118.
Il bilancio definitivo è di due morti e circa 27 feriti. I morti sono i due macchinisti, avevano 51 e 59 anni.
La persona ferita in modo più grave, un codice giallo, è un operatore delle pulizia di Trenitalia e riporta fratture multiple a un arto. I feriti sono stati tutti evacuati e si trovano nell’ospedale di Pusterlengo.
Tutti i treni, in entrambe le direzioni, sono stati instradati sulla linea convenzionale Milano-Piacenza con ritardi fino a 60 minuti.