Freccia tricolore caduta, l’inchiesta prosegue: “Il falconiere mandato via 2 ore prima”
Freccia tricolore caduta, l’inchiesta prosegue: “Il falconiere mandato via 2 ore prima”
Continuano le indagini sullo schianto di Caselle. L’inchiesta sulla caduta della freccia tricolore, che lo scorso sabato 16 settembre ha causato la morte di una bambina di cinque anni, si è finora allargata all’aeronautica militare, all’Enav e alla Sagat, la società che gestisce l’aeroporto di Caselle.
La procura di Ivrea, secondo quanto riporta La Repubblica si sta concentrando sulla valutazione dei rischi a ridosso della partenza del Pony 4 guidato dal maggiore Oscar Del Do, indagato per disastro e omicidio colposo. Nei prossimi giorni sarà disposta una consulenza tecnica per accertare le cause dello schianto. Tra le ipotesi, finora prevale quella di uno stormo di uccelli, a cui viene accostata anche la possibilità di un’avaria tecnica.
Un audio, diffuso sui social ma di cui finora si ignora la fonte, parla di un rischio “severo” di collisione con gli uccelli prima della partenza. Per verificare quanto accaduto, la procura attende le trascrizioni delle comunicazioni tra i piloti e con la torre di controllo. Secondo quanto riporta Repubblica, due ore prima della partenza, intorno alle 15, la pista sarebbe stata considerata priva di rischi. Al punto che al falconiere sarebbe stato detto di andare a casa.