Fratelli d’Italia usò la foto di due papà in un manifesto. Ora li dovrà risarcire
Fratelli d’Italia usò la foto di due papà in un manifesto. Ora li dovrà risarcire
“Violazione del diritto d’immagine”, “indebita interferenza nella sfera personale” e diffusione dell’immagine “di un neonato potenzialmente identificabile”. Per questo Fratelli d’Italia è stata condannata e costretta risarcire una coppia omosessuale canadese, dopo aver usato una foto in un manifesto contro la gestazione per altri.
Lo scatto risale al 2014 e mostra Franck e il marito Rosario Barone mentre stringono il loro bambino, nato con la gestazione per altri. Il momento è stato ripreso dalla fotografa Lindsay Foster, che l’aveva pubblicato sul suo sito mettendo in risalto lo stretto legame tra i membri della nuova famiglia, compresa la madre.
Due anni dopo la stessa foto è stata invece utilizzata da Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale per scagliarsi contro la gpa. “I diritti da difendere sono quelli del bambino. Lui non potrà mai dire mamma”, lo slogan che la accompagnava. La coppia, residente a Toronto, è venuta a sapere del manifesto grazie a un cugino di Rosario, che è di origine italiana, e ha deciso di fare causa immediatamente. Dopo sette anni il partito, arrivato nel frattempo al governo, è stato condannato a risarcire i due uomini con 10mila euro ciascuno oltre al pagamento delle spese legali.
“Si faccia politica, ma non sul corpo e sulla vita delle persone”, ha commentato l’avvocata Cathy La Torre dell’associazione Gay Lex, che ha difeso gratuitamente la coppia assieme al collega Michele Giarratano. “Alla Camera proprio in questi giorni è in discussione la proposta di legge dell’onorevole Varchi di Fratelli d’Italia che vuole punire penalmente la gestazione per altre o per altri, anche all’estero”, ha detto Giarratano, che ha avuto due figli tramite la gestazione per altri. La sentenza, ha continuato, è “un segnale importante alla politica, un invito a fermarsi e mettere al centro i bambini e le bambine, le famiglie e l’amore con cui vengono create”.