“Alle donne serve disciplina”: i post contro le donne dell’ex consigliere di CasaPound accusato di stupro
Trasuda sessismo l’account Instagram di Francesco Chiricozzi [qui il suo profilo], l’ormai ex consigliere comunale di CasaPound di Vallerano, nel Viterbese, che il 29 aprile è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, insieme a Riccardo Licci. Vittima una donna di 36 anni, italiana.[Qui la ricostruzione completa della vicenda]
Su Instagram, il 21enne di estrema destra riversava la sua passione per la politica. Si susseguono i post delle manifestazioni di CasaPoud, a cui si alternano quelle di Blocco Studentesco, i giovani di estrema destra che crescono all’ombra di licei e università.
Politica e calcio. Ogni dieci post tra CasaPound e selfie, ne spunta qualcuno contro la Roma. Lui, laziale di ferro, pubblica gli sfottò contro i cugini romanisti. Ma a creare un senso di vomitevole imbarazzo sono quei post intrisi di sessismo, condivisi da un Francesco Chiricozzi anche giovanissimo, ma con le idee già piuttosto chiare.
Il 25 ottobre del 2018, l’esponente di estrema destra pubblicava il manifesto fascista sulla difesa delle donne bianche dalla minaccia di di stupro da parte di uomini neri. Chiricozzi lo pubblicava rispetto alla vicenda dell’omicidio di Pamela Mastropietro, la cui morte è imputata al nigeriano Innocent Osegale. Accanto al manifesto, Chiricozzi scriveva: “La prossima Pamela, la prossima Desirée potrebbe essere tua figlia, tua moglie o tua sorella. SVEGLIA!”.
Sempre sotto a quel post, l’ex consigliere di CasaPound rispondeva a un commento, scrivendo: “Seguendo una linea logica… lo straniero stupra, violenta di più rispetto all’italiano”.
Scavando ancora nella vetrina social dell’esponente di estrema destra di Vallerano, ci si imbatte in un post del giugno 2015. Il post è una vignetta in cui è rappresentato il sedere di una donna, qualcuno tira lo slip a sé. Un uomo, con tutta probabilità. Sotto, campeggia la scritta “Antifa girls need discipline”. Alle donne antifasciste serve disciplina.
Come se non bastasse, ad accompagnare l’immagine c’è l’immancabile didascalia del giovane di CasaPound: “Antifa girls like bukkake!”. Alle ragazze antifasciste piace il bukakke. Che in giapponese sarebbe la pratica di sesso di gruppo in cui più uomini eiaculano su una donna, che spesso è inginocchiata, prostrata ai piedi dei maschi.
Poi, all’improvviso, tra un’adorazione del duce e l’altra, il genio: una frase di Fabrizio De André, che ci ricorda un altro fan di destra, le cui idee Faber di certo non avrebbe condiviso.