Francesca Amadori licenziata per le assenze ingiustificate: “Non lavorava da inizio dicembre”
Francesca Amadori sarebbe stata licenziata dall’azienda di famiglia a causa delle assenze ingiustificate. Questa quindi la motivazione riportata nella lettera firmata dall’amministratore delegato Francesco Berti che ha spiegato al Corriere della Sera: “Da inizio dicembre Francesca Amadori ha smesso di lavorare, senza dare spiegazioni. Che non sono arrivate neanche dopo la richiesta di chiarimenti da parte dell’azienda, secondo quanto previsto dalla legge e dal contratto di lavoro. A quel punto non potevamo non licenziarla. Neanche il padre ha potuto far nulla. Se non ribadire che le regole valgono per tutti, a prescindere dal cognome”.
L’azienda è stata fondata nel 1969 da Francesco Amadori, nonno di Francesca ex responsabile della comunicazione che ha annunciato di voler valutare un’azione legale. Ha rivendicato, infatti, di aver “sempre operato in maniera eticamente corretta e nell’interesse dell’azienda”, ritenendo “ingiusto e illegittimo” il licenziamento.
Francesco Berti, ad dal 2019 del gruppo agroalimentare noto per i suoi polli, ha detto nell’intervista al Corriere di non sapere nulla “di eventuali screzi familiari”. Il fondatore, inoltre, “non avrebbe potuto fare nulla” per il licenziamento: “Da quando ha lasciato la guida dell’azienda, nel 2014, ne è sempre rimasto fuori. Al contrario di quel che si possa pensare, questa non è più un’impresa familiare”. E ha spiegato: “L’amministratore delegato è esterno alla famiglia, e io sono già il terzo dal 2014 ad oggi. Perché la volontà della seconda generazione è stata quella di trasformare l’azienda da familiare a manageriale. E ci siamo riusciti”.