La foto dell’americano bendato in caserma, la Lega lancia un sondaggio: “Per voi è un’immagine shock?”
Sta facendo molto discutere la foto che ritrae Christian Gabriel Natale Hjort, uno dei due giovani americani arrestati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, bendato e ammanettato in caserma. Lo scatto ha provocato reazioni sdegnate sui social. Il primo partito d’Italia, la Lega, ha invece scelto di non commentare.
Sul profilo Twitter del Carroccio è stato lanciato una sorta di sondaggio popolare a riguardo. “Alcuni giornali sostengono che si tratti di una Foto choc, voi che cosa ne pensate?”, si legge sul tweet della Lega-Salvini premier. Sotto il post i commenti si dividono tra coloro che si dicono indignati e coloro che ritengono del tutto normale il trattamento riservato al giovane americano.
“Scioccante è quello che ha fatto lui. Niente può essere più scioccante. Che ci sta a fare ancora fuori?? In galera…..e buttate la chiave”, scrive un utente. “Mi sembra giusto che sia in quella situazione”, osserva un altro. “Che ipocrisia. Una benda non ammazza come un coltello. Questo ha già ucciso e il comandante già prende le distanze, poi é chiaro che i ns carabinieri non spareranno mai nemmeno per difesa per paura di queste ritorsioni … pure il comandante carrierista blahhh”, commenta un altro utente.
C’è poi chi parla di “foto da regime cileno” e chi fa notare come non siano solo i giornali a ritenere quella una “foto shock”, ma anche la stessa Arma dei carabinieri, che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta interna, prendendo le distanze dall’accaduto.
A commento dell’immagine non mancano poi i commenti di alcuni personaggi noti del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo. “Mentre il ministro farnetica di lavori forzati e allude alla pena di morte, mi chiedo che cosa stiamo diventando”, scrive l’ex leader di Possibile, Giuseppe Civati. “Strano come una foto del genere possa sdegnarvi a tal punto da costringere a far prendere provvedimenti in merito (per chi ha scattato e non per chi ha bendato ) ma le centinaia di persone torturate e ammazzate nelle questure o nelle prigioni italiane non vi facciano effetto”, osserva Chef Rubio. E ancora: “È triste che vedendo la foto del sospettato bendato in caserma, non mi sia venuto in mente, neppure per un momento, che chi l’ha scattata potrebbe averlo fatto per denunciare la cosa”, scrive il fumettista Gipi.