Foroni (Ad FS Security) a TPI: “Così metteremo in sicurezza gli italiani che viaggiano in treno”
A volte la diamo quasi per scontata, ma la sicurezza in treno e nelle stazioni è una condizione imprescindibile per chi viaggia. Evitare furti o aggressioni, favorire il rispetto delle regole e combattere l’evasione tariffaria. Sono questi alcuni degli obiettivi del piano “Natale sicuro”, un’iniziativa di FS Security volta a rafforzare la sicurezza su 24 linee ferroviarie che collegano il Nord, il Centro e il Sud Italia in vista delle festività natalizie. Il piano, già attivo dal 25 novembre e in vigore per un mese, vede all’opera oltre 250 donne e uomini di FS Security – la società del Gruppo FS che si occupa di sicurezza in stazione e a bordo dei treni – per un maggiore controllo su più di 1300 treni e 70 tra stazioni e tratte di linea. Ne abbiamo parlato con Pietro Foroni, amministratore delegato di FS Security.
Dottor Foroni, da dove è nata l’idea di questo piano e quali sono gli obiettivi?
“La nostra società è pienamente operativa dall’ottobre 2023 e già lo scorso anno avevamo lanciato un’iniziativa simile. Sappiamo che questo è un periodo particolare, nel quale molta gente si sposta in occasione delle festività natalizie. Andremo a concentrarci su quelle linee ferroviarie che mostrano una maggiore criticità, a causa per esempio di furti, o violazioni come l’assenza di adeguato biglietto. Su queste tratte ci saranno controlli molto più serrati, grazie all’impegno delle donne e uomini di FS Security, senza ovviamente tralasciare il resto del nostro lavoro, che si sviluppa su 13 presidi in tutta Italia”.
Quali sono le principali emergenze da affrontare in tema di sicurezza?
“Le problematiche sono di vario tipo, con ricadute differenti sulle nostre attività. Affrontiamo criticità che riguardano le persone a bordo – come furti e borseggi – e quelle che riguardano le imprese ferroviarie, come ad esempio i graffiti o in generale i danneggiamenti ai treni. Sin dall’inizio siamo intervenuti su quelle linee che presentavano maggiori problematicità. Con l’esperienza finora accumulata, spesso riusciamo a intervenire in maniera preventiva, facendo in modo che un fatto illecito non si verifichi. Ovviamente questo tipo di attività è fondamentale, anche se non fa notizia”.
La sicurezza, insomma, è un aspetto centrale, anche se si tratta di un lavoro che spesso passa inosservato.
“Esattamente. Riuscire ad esempio a respingere dei borseggiatori prima che agiscano è un qualcosa che non si vede, ma permette di prevenire dei furti, garantendo il transito in stazione o il viaggio in treno in tranquillità. La nostra è un’azione costante, e i dati ci testimoniano che molte attività illecite sono in continua diminuzione. Ovviamente bisogna fare sempre di più, ma FS Security è una società in perenne evoluzione, con lavoratori giovani e volenterosi”.
Tra i punti di maggiore criticità ci sono senz’altro i grandi snodi e le principali stazioni delle metropoli come Roma e Milano.
“Non potendo ovviamente rivolgerci con il nostro personale a tutte le stazioni italiane, dobbiamo concentrare l’impegno su quelle medio-grandi, che vedono transitare un grosso numero di treni e quindi di persone. Inoltre siamo alla ricerca di nuove tecnologie nell’ambito della videosorveglianza, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, in modo da avere un alert quando si verificano situazioni di criticità sul piano della sicurezza”.
La vostra è una società che si è sviluppata da poco: quali sono le difficoltà iniziali alle quali ha dovuto far fronte?
“Innanzitutto ho cercato di creare una sorta di appartenenza nei nostri giovani lavoratori, affinché credessero sempre più nel progetto, e al tempo stesso mi sono impegnato per far guadagnare alla società credibilità sia nei confronti del Gruppo Fs sia verso le altre realtà istituzionali, come le forze dell’ordine, e ovviamente da parte di tutto il pubblico che transita nelle stazioni e a bordo dei treni”.
Quali sono le prossime sfide di FS Security?
“Puntiamo innanzitutto ad aumentare l’occupazione, per garantire una presenza più capillare sul territorio. Da gennaio, ad esempio, avremo dei sotto-presidi in Friuli e in Trentino. Inoltre sempre con l’inizio del nuovo anno in alcuni presidi comincerà la sperimentazione delle bodycam in dotazione del nostro personale. Ma abbiamo molte altre iniziative ambiziose a cui stiamo lavorando e che speriamo incontrino il favore delle nostre società clienti”.