Foggia, bomba contro un centro anziani: proprietario già obiettivo di altri attentati. Illesa una donna
Attentato contro il centro per anziani "Il sorriso di Stefano": all'interno solo la donna delle pulizie, salva. Il responsabile delle risorse umane della struttura è Cristian Vigilante, testimone in un'inchiesta contro la mafia locale
Foggia, bomba contro centro anziani: proprietario già obiettivo di attentati
Momenti di paura questa mattina a Foggia: una bomba è stata fatta esplodere contro il centro per anziani “Il Sorriso di Stefano”, in via Vincenzo Acquaviva. L’ordigno ha provocato diversi danni all’esterno della struttura, oltre a far crollare l’insegna luminosa e colpire anche le auto in sosta nella zona.
Non ci sono notizie di feriti, anche se all’interno si trovava in quel momento la donna delle pulizie. La signora, soccorsa dai medici del 118, è illesa ma è stata comunque condotta al pronto soccorso in stato di shock. Sul posto si trova anche la polizia.
Secondo le prime indagini, non si tratta di un attentato casuale: il centro per anziani contro cui è stata fatta esplodere la bomba a Foggia appartiene infatti al gruppo “Sanità più”, il cui responsabile delle risorse umane è Cristian Vigilante che ha già subito un attentato dinamitardo il 3 gennaio scorso.
Vigilante è testimone in un’inchiesta della Dda contro la mafia foggiana e per questo motivo si ritiene che sia finito nel mirino dei clan. Il 3 gennaio scorso, come anticipato, una bomba era stata fatta esplodere contro la sua auto, completamente distrutta. “È chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta”, ha detto Vigilante appena arrivato sul posto col fratello Luca, anche lui dirigente nello stesso gruppo sanitario.
Solo qualche giorno fa la città di Foggia, insieme all’associazione Libera contro le mafie, era scesa in piazza per dire no alla presenza dei clan nella città, diventata nelle ultime settimane un vero teatro di guerriglia. Erano state in tutto 20mila le persone che hanno partecipato al corteo, che ha visto la presenza anche di don Luigi Ciotti. E anche oggi, dopo la bomba fatta esplodere davanti al centro per anziani, sono in tanti a ribadirlo: “A Foggia stiamo in guerra”.