Firenze, rider di 26 anni morto contro un’auto. Nardella: “Abominevole, costretti a correre per pochi euro”
Firenze, rider di 26 anni morto contro un’auto. Nardella: “Abominevole, costretti a correre per pochi euro”
Morto per un incidente mentre faceva le consegne. È quanto accaduto a un rider di 26 anni, che ha perso la vita dopo lo scontro con una Land Rover. Il giovane Sebastian Galassi, grafico web e appassionato di calcio, si trovava a bordo di uno scooter Honda Sh. Dopo l’incidente, avvenuto sabato sera nella zona di Rovezzano, nella periferia di Firenze, è stato portato in ospedale in condizioni disperate, dove è morto la mattina successiva.
“Tutto questo è abominevole”, ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella, che in un post su Facebook ha parlato de “l’ennesimo caduto sul lavoro”. “Ciò che fa più rabbia è l’ennesimo rider morto mentre correva per rispettare i tempi di consegna. Come Willy a Livorno, Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini. Una corsa per pochi euro. Una corsa che costa la vita”, ha scritto il primo cittadino, citato tra i possibili candidati al prossimo congresso del Partito democratico, dopo le dimissioni di Enrico Letta.
“Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare. Lanciati in bici o in moto nelle strade delle nostre città per consegnare milioni di pasti perché un algoritmo li spinge a correre sempre di più per guadagnare 600 euro al mese. Devono fare presto se vogliono guadagnare. Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti”.
“Il mondo del delivery fa grandi margini sui lavoratori, sui consumatori e sui ristoratori. Deve essere regolato meglio” ha continuato Nardella, che ha rivolto un appello al parlamento per approvare immediatamente una norma a tutela di questi lavori “disciplinando in modo semplice ed efficace questo sistema di consumo”.