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Firenze, esplosione al deposito carburanti Eni di Calenzano: chi sono le vittime

Immagine di copertina
A sinistra Vincenzo Martinelli, a destra Carmelo Corso. In alto un'immagine dell'area coinvolta dall'esplosione. Credit: AGF

Firenze, esplosione al deposito carburanti Eni di Calenzano: chi sono le vittime

È di 5 morti e 27 feriti il bilancio provvisorio dell’esplosione al deposito carburanti di Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. La deflagrazione è avvenuta nel mattino di lunedì 9 dicembre nell’area di carico, la zona del sito nella quale le autobotti effettuano il rifornimento di carburante.

Secondo quanto ricostruito, ci sarebbe stata della perdita di liquido da una cisterna e una scintilla avrebbe innescato l’esplosione, che poi avrebbe coinvolto altre autobotti. Tra i feriti ci sono anche persone che si trovavano a centinaia di metri dal luogo della tragedia.

I morti accertati sono Vincenzo Martinelli, 51 anni, e Carmelo Corso, 57, mentre ancora non si conosce l’identità dei tre cadaveri rinvenuti nel mattino di oggi, martedì 10 dicembre. Dovrebbe con ogni probabilità trattarsi delle tre persone che fino a poche ore fa risultavano disperse: Davide Baronti, 49 anni; Gerardo Pepe, 45; Fabio Cirelli, 45.

Chi sono le vittime accertate dell’esplosione di Calenzano

Vincenzo Martinelli, 51 anni, abitava in centro a Prato, a pochi chilometri di distanza dal luogo dell’esplosione. Due figlie, separato, era originario di Napoli e si era trasferito in Toscana alla fine degli anni Novanta.

Guidava autocisterne da una decina d’anni. Lavorava come autista per la ditta di trasporti Bt e andava a caricare quasi ogni mattina al deposito Eni di Calenzano.

Ieri mattina era a bordo dell’autobotte quando è stato travolto dalla deflagrazione. Il suo corpo è stato carbonizzato dalle fiamme e nelle prossime ore è attesa la risposta degli esami del Dna per confermarne le generalità.

Anche Carmelo Corso, 57 anni, è stato trovato carbonizzato. Originario di Catania, dal 1993 viveva a San Giorgio a Colonica, frazione di Prato, a poca distanza dallo stabilimento Eni.

Lascia una moglie, Tamara, e due figli, Elena e Dario. Solo un anno fa, nel novembre 2023, l’intera famiglia si era prodigata per soccorrere chi aveva subito danni durante l’alluvione che colpì la zona.

Ex guardia giurata per Eni, lavorava come autista esperto per la Rat (Raggruppamento Autotrasportatori Toscani). Ieri ha fatto ingresso al deposito carburanti di Calenzano alle 10.16, circa quattro minuti prima dell’esplosione.

Le altre vittime, il disperso e i feriti

Servirà il test del Dna per stabilire chi sono le altre tre vittime accertate, mi sono alte probabilità che si tratti dei tre dispersi: Davide Baronti, Gerardo Pepe e Fabio Cirelli.

Davide Baronti, 49 anni, lavorava come autista per la ditta di trasporti Mavet e ieri mattina era alla guida di un’autobotte. Sposato e padre di due figlie, originario della provincia di Novara, abitava in provincia di Pisa.

Gerardo Pepe, 45 anni, era nato in Germania ma cresciuto a Sasso di Castalda, in provincia di Potenza, mentre Fabio Cirelli, anche lui 45enne risultava residente a Cirigliano, in provincia di Matera. Entrambi lavoravano per la ditta potentina Sergen, specializzata in manutenzioni industriali.

Come riferito dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in seguito all’esplosione ci sono anche 14 persone ricoverate in ospedale, di cui due al centro grandi ustioni di Cisanello le cui condizioni sono molto preoccupanti,

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