Si finge medico per 30 anni e fa denudare i pazienti per visitarli: non era nemmeno laureato
Una messa in scena durata più di trent’anni: nei pressi del comune di Mortara (Lombardia), un uomo si spacciava per medico senza averne le competenze e senza mai avere conseguito la laurea. Si definiva immunologo, rendeva visite a domicilio, faceva spogliare i suoi pazienti, il tutto senza mai stampare una ricevuta o fornire una ricetta. Dopo un trentennio di esercizio abusivo indisturbato, il 63enne è stato denunciato dai carabinieri di Robbio.
I primi sospetti sulla professionalità del finto medico di Mortara sono sorti lo scorso dicembre, quando una sua paziente, insoddisfatta di una consulenza ricevuta, ha sporto querela contro di lui.
I carabinieri hanno preso la questione seriamente e hanno deciso di fare degli accertamenti. Ne è emerso che, a dispetto di quanto tutti (compresa la sua famiglia) credevano e a dispetto di quanto da lui testimoniato (diceva di aver lavorato per noti ospedali di Pavia e Torino e di aver esercitato la professione in un corpo militare) il 63enne non aveva in realtà mai conseguito la laurea in medicina.
In effetti, sulla sua carta d’identità, alla voce “professione” era segnato: ricercatore. Il sedicente medico aveva in effetti iniziato gli studi universitari, ma li aveva abbandonati dopo soli due esami. Malgrado ciò, l’uomo non ha rinunciato alla sua ambizione e si è improvvisato immunologo: senza stampare ricevute né fornire ricette (per le quali è necessario il timbro dello studio medico, di cui lui non disponeva), si limitava a visitare i pazienti, prescrivere diete e dare consigli su quali farmaci assumere e a quali esami sottoporsi.
Pare che intorno a lui regnasse tuttavia un clima di grande fiducia, che avesse dei pazienti regolari e che molti altri veri medici di Mortara scambiassero consigli con lui.
Interrogato dai carabinieri di Robbio, questa replica tutta italiana di Leonardo di Caprio in Prova a prendermi avrebbe ammesso di non avere mai conseguito la laurea in medicina. L’uomo è stato successivamente denunciato d’ufficio dai carabinieri per usurpazione di funzioni pubbliche, esercizio abusivo di una professione e sostituzione di persona. La procura di Pavia ha già aperto un fascicolo sulla vicenda ed è possibile che siano richiesti ulteriori accertamenti da parte del Nas (Nucleo anti sofisticazioni). Per il momento l’uomo resta in libertà e non sono state disposte misure cautelari.