Turetta condannato all’ergastolo: tra 10 anni il primo permesso premio, a 48 anni la libertà condizionale
Ergastolo Turetta: tra 10 anni il primo permesso premio
Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin ma questo non significa che il 23enne usufruire di alcuni permessi premio previsti dalla legge.
Come ricostruisce il Corriere della Sera, infatti, l’ordinamento penitenziario prevede tre step progressivi. Il primo dopo 10 anni dall’inizio della pena, ovvero quando Turetta avrà 32 anni avendo già scontato un anno di detenzione nel carcere di Verona.
Nel 2043, dopo 20 anni, Filippo Turetta potrà usufruire della semilibertà, ovvero svolgere attività all’esterno per poi tornare a dormire nel penitenziario, mentre nel 2049, dopo 26 anni di reclusione e quando Turetta avrà 48 anni, l’assassino di Giulia Cecchettin potrà ottenere la liberazione condizionale.
L’ergastolo, infatti, secondo la Costituzione italiana deve avere una finalità rieducativa. Il fine pena mai, ovvero il cosiddetto “ergastolo ostativo”, è previsto solo per i reati di mafia e terrorismo.
Intanto, il legale di Turetta, Giovanni Caruso, ha definito il suo assistito “un po’ stordito” subito dopo la sentenza. “Gli ho parlato brevemente e gli ho spiegato il senso della sentenza – afferma il legale – Lui ha compreso che si tratta della pena massima, ma anche che sono cadute due aggravanti. Non ha avuto reazioni particolari, ma è un po’ stordito e mi ha ringraziato”.