Il figlio di Costacurta e Colombari: “Sono stato picchiato dalla polizia, mi hanno perforato un timpano”
“Questo è quello che fa la polizia a un ragazzino di 16 anni“. Questa la storia Instagram con cui il figlio di Billy Costacurta (ex calciatore del Milan) e di Martina Colombari, denuncia una presunta aggressione subita nei pressi di Parma. “Mi hanno picchiato e perforato il timpano e mi devo operare solo per averli chiamati ‘sbirrazzi’. #Basta abuso di potere”.
Nelle stories il ragazzo ha postato alcuni video dall’ospedale di Parma in cui mostra alcune macchie di sangue su una maglietta bianca e alcune escoriazioni su braccia e gambe. “Io non sto molto bene e mi dovrò operare, ringrazio Giovanni e i suoi 4-5 colleghi che lo hanno aiutato a picchiare un minorenne che non opponeva alcun tipo di resistenza“, scrive il figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari sui social taggando la pagina ufficiale della Polizia di Stato.
Da quello che emerge dalla questura, l’intervento delle volanti è avvenuto alle 15 di martedì su richiesta di terzi. Il giovane, in stato di agitazione al momento dell’arrivo degli agenti, è stato fermato e portato al pronto soccorso. Lo riporta Repubblica.
Proprio nei giorni scorsi Martina Colombari ha deciso di raccontare in un’intervista al Messaggero, l’esperienza che lei e il marito Billy Costacurta stanno vivendo con il figlio adolescente spiegando di aver deciso di rivolgersi ad uno psicologo. “Chiedere un aiuto esterno da un esperto o uno psicologo, nei momenti di difficoltà, non è qualcosa di cui ci si debba vergognare. Anzi”, ha detto l’ex Miss Italia.
“Per lui siamo l’esempio vivente che l’università non sia fondamentale. Dice: a voi non è servita. Ora si è convinto che vorrebbe aprire un ristorante. Ma prima deve fare gavetta da cameriere, trovarsi un socio, lavorare sulla creatività e sul marketing. È difficile spronarlo senza demotivarlo. Soprattutto adesso, che manca la distanza”, ha confidato Martina Colombari.
“Ci siamo fatti aiutare da una psicologa che si occupa di genitorialità. Lo dico serenamente: chiedere aiuto non è un atto di debolezza, ma di grande amore per i propri figli”, ha proseguito Martina Colombari. E ancora: “Le litigate più grosse con mio figlio le ho fatte quando provavo a seguirlo con i compiti, etichettandogli persino i libri. Abbiamo dato fiducia e libertà a nostro figlio, sta a lui gestirla”, ha spiegato.