Festa Azzurri a Roma, Bonucci: “Le autorità ci hanno dato l’OK. Molto italiano scaricare le colpe”
Festa Azzurri a Roma, Bonucci: “Le autorità ci hanno dato l’OK. Molto italiano scaricare le colpe”
Il difensore della Nazionale campione d’Europa, Leonardo Bonucci, offre la sua versione dei fatti sulla parata degli Azzurri per le strade di Roma finita al centro delle polemiche a causa dei massicci assembramenti. Secondo alcune ricostruzioni infatti ci sarebbe stata una sorta di “trattativa Stato-Bonucci”: sarebbe stato il giocatore a convincere le forze dell’ordine ad autorizzare la festa nonostante il rischio di diffusione del contagio da Covid 19, con toni forti e minacciando di sabotare la cerimonia a Palazzo Chigi.
“Ho sbagliato lavoro: dovevo candidarmi, altro che giocare a calcio”, scherza nell’intervista rilasciata al Foglio mentre parte per la Sardegna con il capitano Giorgio Chiellini e le rispettive famiglie. “Sarei un ottimo Ministro della Difesa”. L’idea di sfilare nel centro di Roma con il pullman scoperto, spiega il calciatore, non è stata solo sua e di Chiellini, ma condivisa da tutta la squadra, incluso il ct, sin da domenica sera, quando milioni di persone si sono riversate nelle strade di tutta Italia, anche a Roma, e quando avevano già ricevuto l’invito “last minute” del presidente Mattarella a presentarsi al Quirinale insieme a Matteo Berettini e le altre autorità sportive.
In un primo momento era previsto infatti che la Nazionale facesse ritorno direttamente a Coverciano e rompesse le righe da lì, ma l’improvviso invito nella capitale per le due cerimonie al Colle e a Palazzo Chigi hanno cambiato lo scenario. “L’intera delegazione ha chiesto il pullman scoperto e siccome il pullman coperto a prescindere era stato bloccato e sarebbe stato limitato nel passaggio a seguire la folla che era già in strada, le autorità hanno acconsentito all’utilizzo di quello scoperto assicurando che sarebbero state in grado di gestire la situazione”, spiega Bonucci.
L’OK finale, dunque, sarebbe arrivato dalle forze dell’ordine, che secondo il difensore devono aver fatto “le loro considerazioni” sia prima della parata che prima di acconsentire la festa a Piazza del Popolo la sera precedente, quando migliaia di tifosi si sono riversati nelle strade del centro, alcuni dopo aver guardato la finale sul maxi schermo allestito nella piazza. Bonucci non nega di aver discusso in modo acceso con le autorità fuori da Palazzo Chigi – come dimostrano anche i video circolati in rete – ma rifiuta la versione secondo cui sarebbero stati lui e Chiellini a manovrare l’evento, piegando la volontà delle forze dell’ordine in nome del pallone. “A ognuno il suo compito e il suo ruolo, è davvero semplicistico e molto italiano scaricare le colpe”, conclude il senatore degli Azzurri.