Libero, Feltri attacca Sallusti: “Caccia i giornalisti bravi. Io gli sto sul gozzo”
“I giornalisti bravi vanno cacciati, quelli scadenti hanno il posto fisso. Questa è la regola nuova”. A scriverlo su Twitter è stato Vittorio Feltri, fondatore di Libero, che oggi in una serie di tweet polemici ha criticato la gestione del quotidiano messa in atto dal neo-direttore Alessandro Sallusti.
Feltri ha criticato in particolare la scelta di non rinnovare il contrato da collaboratore al filosofo e accademico Paolo Becchi. “Termina oggi la mia collaborazione con @Libero_official. Ringrazio @vfeltri per aver sempre pubblicato i miei articoli, anche quando non era d’accordo. „The rest is silence“”, ha scritto il professore su Twitter.
“Il prof Becchi, uno dei pochi intellettuali che non fa escursioni sugli specchi, non è più un prezioso collaboratore di Libero. Non gli è stato rinnovato il contratto. Guai ai bravi”, ha commentato Vittorio Feltri.
Ma era solo il primo dei tweet di Feltri critici verso Sallusti. “Anche Costanza Cavalli, brillante e colta cronista di Libero è stata licenziata. Ovvio. I giornalisti bravi vanno cacciati, quelli scadenti hanno il posto fisso. Questa è la regola nuova”, ha scritto ancora il fondatore di Libero.
“Presto licenzieranno anche Azzurra Barbuto perché ricca di talento. Questo è il nuovo corso inaugurato a Libero.”, ha scritto in un altro tweet. E poi ancora: “Anche io a Libero sono considerato un peso morto, a Sallusti, che ho assunto tre volte sto sul gozzo. La gratitudine è il sentimento della vigilia. Mi aspetto il benservito con calma olimpica”.