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Home » Cronaca

I Ferragnez vengono massacrati sui social ma gli haters la passano liscia: no, non può diventare normale

Immagine di copertina
I Ferragnez

I Ferragnez vittime dell'odio online ma gli haters restano impuniti. Occhio, perché potrebbe succedere a chiunque

Fedez e Chiara Ferragni massacrati dagli haters, non piuò essere normale

Sta facendo rumore in queste ore la scelta del pm della Procura di Roma che ha chiesto l’archiviazione per una querela presentata da Fedez e sua moglie Chiara Ferragni contro Daniela Martani, ex concorrente del Grande Fratello, che su Twitter li aveva definiti “idioti palloni gonfiati”. Più che la discussione sull’intensità dell’insulto fa scalpore che, secondo il pm, i social non sono autorevoli, godono di una scarsa considerazione e credibilità e, di conseguenza, non sono idonei a ledere la reputazione altrui”. 

TPI ne ha parlato con Cathy La Torre, che da avvocata e giurista da anni si occupa di diffamazione in rete e che è tra le fondatrici del movimento #odiareticosta proprio per arginare l’odio online.

Cosa ne pensi innanzitutto di questa archiviazione?

Non condivido assolutamente perché, se il virgolettato è quello riportato dalla stampa, i pubblici ministeri dicono che unoffesa sulla rete è in astratto ma non concreta.

Quindi se ti dico “puttana” su Facebook non è offensivo?

Io mi auguro che sia un caso sporadico.

Tra l’altro sembra un’archiviazione in controtendenza con le sentenze sul tema…

In controtendenza con quello che ha detto la Corte di Giustizia fino allaltro giorno e con quello che succede nel Paese, come le pronunce penali e civili che in tema di lesione alla dignità e alla reputazione ti dicono che quello che avviene nella rete è uguale a quello che accade fuori dalla rete.

Possiamo dire quindi che non concordi con quello che è accaduto in questo caso?

Parliamo di un virgolettato da organi di stampa ma in punta di diritto è una motivazione unica e rara che io disapprovo totalmente. Dire che unoffesa online non è unoffesa… come fai a dire così?

Però alcuni dicono che l’esposizione di Fedez e Ferragni inevitabilmente li mette in queste situazioni…

Loro dicono che siccome sei un personaggio famoso e sei esposto online “pallone gonfiato” vene considerato non lesivo di immagini di persone così note, e su questo possiamo discuterne: il margine della diffamazione è molto sottile. Io potrei pure dire che se mi danno del pallone gonfiato non mi sento offesa. Ma da qui a dire che non è offensiva unoffesa sulla rete… come dire “noi nella rete possiamo dire ciò che ci pare”. Loro dicono che la rete è uno sfogatio, avviene tutto e di fatto dobbiamo lasciarla così, come fogna.

Il 99 per cento delle volte le condanne invece ci sono: consiglio ai magistrati di leggersi “il dizionario delle offese” che è un libro di un collega avvocato che contiene tutte le offese dagli anni ’50 a oggi.

Ti preoccupa questa deriva?

Io non sono preoccupata perché è una richiesta di archiviazione e lavvocato andrà davanti al GIP e nei confronti di personaggi famosi può avvenire che ci siano al massimo delle attenuanti: se tu sei un personaggio molto famoso ho più diritto di criticarti, è vero, ma quel virgolettato dei magistrati sulla rete” è una frase gravissima perché apre a una cultura giuridica inconcepibile.

Lunico altro precedente simile è una sentenza civile del tribunale di Bologna in cui il giudice disse che siccome i social sono una fogna se ti iscrivi devi assumerti la responsabilità di prendere fango: anche questa appellata e poi persa.

Tu sei tra i fondatori della campagna #odiareticosta, come sta andando?

Si tratta di una campagna nata per migliorare il web insieme contro lodio in rete. Sta facendo molte cose, è diventato il primo canale diretto con Facebook, YouTube e Instagram per le segnalazioni di bullismo, odio e body sharing e stiamo lavorando molto bene.

I commenti rimossi sono quelli non conformi agli standard della comunità dei Facebook e sono molto ferrei. Poi abbiamo ricevuto più di 70000 segnalazioni in 2 mesi a cui rispondiamo con orientamento legale.

Ora abbiamo la fase 2 e stiamo costruendo una rete nazionale di avvocati e renderemo scaricabile dal sito modelli di lettera di diffida e di denuncia e di querela senza spendere una lira e tra pochi giorni partono le prime diffide perché gli hater li abbiamo riconosciuti, una media di 50 al giorno, gli diamo un volto e poi in novembre faremo altre grandi cose. Siamo anche finalisti al Macchianera Awards e per noi è importante questo riconoscimento perché il nostro hashtag è un monito. Questa cosa di Fedez e Ferragni sarà unassoluta rarità.

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