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Fase 2, il sondaggio: un adolescente su 5 ha paura del ‘liberi tutti’. E le visite ai nonni superano quelle ai fidanzati

Immagine di copertina
Foto da Pixabay

I dati di una rilevazione di Skuola.net che ha coinvolto 10mila giovani tra gli 11 e i 17 anni

Fase 2, gli adolescenti e le riaperture: il sondaggio

Con le riaperture della Fase 2 la prima cosa che gli adolescenti italiani faranno sarà riunirsi in comitiva. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Skuola.net che ha coinvolto 10mila ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni per analizzare gli aspetti più “pratici” della vita dei giovani alle prese con le riaperture. Secondo la rilevazione 1 su 2 tra gli under 18 indica la voglia di riunirsi in cima alla lista dei desideri, il 15 per cento invece dice che vorrebbe fare un viaggio, e c’è molta meno attesa per la riapertura di ristoranti e locali, indicata dall’8 per cento del campione.

Dal sondaggio emerge comunque che gli under 18 si sono già concessi qualche libertà in più, anche andando a volte oltre le regole. Una buona percentuale degli intervistati, il 54 per cento, fa sapere che i suoi amici più stretti li ha visti di straforo. Il 29 per cento dice di aver incontrato solo l’amico del cuore, il 25 per cento avrebbe allargato il giro. Nella maggior parte dei casi non si è trattato di una leggerezza dovuta alla scarsa conoscenza delle norme in vigore. Il 70 per cento degli adolescenti sapeva che non poteva incontrare gli amici ma ha voluto rischiare lo stesso. E anche tra quelli che ignoravano il divieto, circa un terzo, anche se lo avesse saputo sarebbe uscito comunque.

La rilevazione di Skuola.net analizza anche i comportamenti dei genitori, se hanno o meno guidato i ragazzi nella difficile fase. La risposta è nì. Un ragazzo su 3 dice infatti di non essere stato consigliato dagli adulti su come comportarsi.

Fase 2, gli adolescenti preferiscono i nonni ai fidanzati

Per quanto riguarda invece gli incontri consentiti, quelli con i ‘congiunti’ (inizialmente solo i parenti e, dopo le polemiche, anche i fidanzati), gli under 18 non si sono fatti sfuggire l’occasione, sin dai primi giorni della Fase 2. Più di 6 ragazzi su 10 si sono subito fiondati a trovare un parente che non vedevano da troppo tempo.

Tra gli affetti che mancavano di più sono stati indicati i nonni: il 63 per cento è andato proprio da loro. È sembrata meno urgente invece la necessità di rivedere i fidanzati. Solo la metà degli intervistati, il 48 per cento, è corsa dal suo ‘amore’ alla fine del lockdown. Gli altri hanno preferito attendere ancora qualche giorno. Le visite ai propri cari sarebbero comunque avvenute nel rispetto di tutte le misure per la protezione individuale, a partire dall’obbligo di adottare precauzioni come guanti, mascherine e distanziamento. Quasi tutti i ragazzi, il 94 per cento, giurano di aver rispettato le regole, in ambienti spesso protetti (circa 8 su 10 si sono incontrati in casa) e cercando di evitare baci e abbracci (il 65 per cento per cento dice di avercela fatta, il 27 per cento avrebbe voluto ma alla fine ha ceduto, solo l’8 per cento ha trasgredito senza neanche pensarci). Molto più complicato farlo con i fidanzati: quasi l’80 per cento è partito da casa con guanti e mascherina (anche perché 4 su 10 si sono visti fuori, in un luogo pubblico, più esposto). Ma poi il trasporto ha avuto la meglio, solo il 30 per cento ha mantenuto le distanze.

Fase 2, il 19 per cento degli adolescenti preferisce la Fase 1

Più in generale, dal sondaggio di Skuola.net emerge che i giovani come stanno affrontando con molta prudenza la Fase 2. A parte i congiunti, molti ragazzi ancora non se la sentono di riprendere appieno la vita di prima: il 54 per cento continua a limitare al minimo le uscite, il 29 per cento aggiunge qualche passeggiata all’aria aperta, solamente il 17 per cento ne ha approfittato subito per dare sfogo alla sua voglia di libertà. Addirittura una fetta consistente di adolescenti, il 19 per cento, dice di rimpiangere la Fase 1, soprattutto per paura di una ripresa del contagio. Solo il 58 per cento è contento che si stia gradualmente tornando alla vita normale.

È indicativo anche il fatto che solo 1 ragazzo su 5 non veda l’ora che riaprano barbieri e parrucchieri e che appena 1 su 10 stia smaniando per la riapertura delle palestre. Dal sondaggio è chiara anche la complessità delle indicazioni fornite dal governo sulle riaperture. Il 42 per cento degli intervistati pensa, ad esempio, che bar e ristoranti siano ancora chiusi mentre solo il 55 per cento sa che sono quelle attività in realtà sono aperte dal 4 maggio per il servizio da asporto. Il 27 per cento del campione è convinto che tutti i negozi abbiano riaperto (meno di 1 su 2 è al corrente che, per il momento, solo alcune categorie hanno potuto rialzare le saracinesche). C’è confusione infine sulle regole per l’attività all’aria aperta dei minori: appena il 36 dei ragazzi sa che può farla, a patto di osservare regole ben precise.

Leggi anche: 1. Venturi (San Matteo) a TPI: “In Lombardia 25mila dimessi da ospedali, sono tutti potenziali donatori di plasma” /2. “Certificati falsi e problemi di export: la giungla dietro i test rapidi”: a TPI parla un biotecnologo che li ha importati e venduti in Italia /3. Il caso De Donno, il prof anti-élite che alla fine legge il comunicato impostogli dai capi (di Selvaggia Lucarelli)

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