La famiglia di Yara Gambirasio denuncia Netflix per la serie su Bossetti: “Diffusi gli audio senza autorizzazione”
La famiglia Gambirasio denuncia Netflix per la serie su Bossetti
La famiglia di Yara Gambirasio è intenzionata a denunciare Netflix per aver trasmesso senza autorizzazione alcuni audio nella docuserie che ripercorre l’omicidio della ragazza avanzando il dubbio che Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per il delitto, possa essere innocente.
Fulvio Gambirasio e Maura Panarese, infatti, secondo quanto riporta il settimanale Giallo hanno incaricato i legali Andrea Pezzotta ed Enrico Pelillo di presentare un esposto al garante della Privacy.
Ne Il Caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio, infatti, sono stati utilizzati degli audio della famiglia di Yara che non avevano nessuna valenza penale.
“Siamo indignati. Faremo un esposto al garante della Privacy: c’è stata un’incursione nella vita di questi genitori senza che ci fosse una reale necessità e senza chiedere alcuna autorizzazione” hanno dichiarato gli avvocati.
Nella docuserie è stato trasmesso un audio che la mamma di Yara, Maura Panarese, ha inviato alla figlia nelle ore successive alla sua scomparsa, quando ovviamente non si sapeva ancora che la ragazzina fosse stata uccisa. “Amore, sono la mamma, deve sei?” si sente nell’audio.
Audio che non è nelle carte processuali e che la famiglia ritiene privati e non necessari ai fini del caso.