Chi è Robert Lisowski, il detenuto evaso dal carcere di Poggioreale | FOTO
Il 32enne polacco era stato arrestato a dicembre 2018 con l'accusa di omicidio aggravato
Chi è Robert Lisowski, il detenuto evaso dal carcere di Poggioreale | FOTO
Robert Lisowski è il detenuto protagonista dell’evasione dal carcere di Poggioreale: un evento storico perché rappresenta il solo tentativo riuscito di evasione dalla prigione di Napoli in 100 anni. La polizia ha diffuso le foto di questo 32enne polacco, in carcere perché accusato di omicidio.
Lisowski è fuggito la mattina di domenica 25 agosto, mentre si trovava nel reparto Milano del carcere napoletano.
Dopo aver seguito la funzione religiosa all’interno della piccola chiesa del al penitenziario, è riuscito a mettere in atto il suo piano: Ha scavalcato, con l’aiuto di una fune formata da lenzuola, il muro di cinta dal lato di via Francesco Lauria, senza essere notato.
Tutte le forze di Polizia, coordinate dalla Procura, lo stanno cercando.
Ma chi è il detenuto evaso dal carcere di Poggioreale?
Robert Lisowski è nato in Polonia il 5 settembre 1987. Il 5 dicembre 2018 la Squadra Mobile di Napoli lo ha arrestato con l’accusa di aver ucciso Iurii Busuiok, muratore di origine ucraina, a seguito di una rissa nei pressi di un locale frequantato da persone dell’Est Europa in via Mario Pagano.
Secondo la ricostruzione, Iurii aveva difeso una donna italiana e il suo compagno a seguito delle avances che un altro uomo stava facendo alla donna. Ma si era trovato di fronte Lisowski, che era già noto come uomo violento e quella sera aveva bevuto abbondantemente.
Il cadavere del 36enne, incensurato, era stato trovato la sera del primo dicembre in via Mario Pagano, con segni di coltellate alla gola e al torace.
Alcuni giorni dopo Lisowski è stato sottoposto a fermo per omicidio aggravato.
Lisowski è alto circa 1.80 metri, è di corporatura magra, ha la carnagione chiara, con capelli radi castano chiaro. Al momento della fuga aveva la barba e un’andatura claudicante.
Le foto dell’evaso sono state diffuse dalla Questura, che lo ritiene un individuo “molto pericoloso”. Per questo le autorità chiedono a chiunque lo veda di “contattare subito i numeri di emergenza e soccorso pubblico”.