“Su quest’isola il cielo è diverso”: chi era Massimo, l’escursionista morto sotto la lava di Stromboli
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Eruzione Stromboli morto – Massimo è rimasto ucciso ieri, 3 luglio, in una delle due esplosioni avvenute in cima allo Stromboli, tra le più forti mai registrate dal 1985. Massimo Imbesi era un escursionista con un grande amore per il mare.
Il trekking era la sua passione, ma anche il suo lavoro. Il 26 luglio dello scorso anno aveva superato la selezione per allievo ufficiale di coperta. Lavorava da Milazzo, sua città natale, alle Eolie, dove è morto ieri sotto la cenere lavica.
Eruzione Stromboli morto | Chi era | Massimo Imbesi | Il vulcano | Le escursioni
Massimo era abituato a sentieri difficili e tortuosi, ma ieri l’improvvisa esplosione dello Stromboli lo ha sorpreso mentre stava facendo un’escursione abbastanza semplice in località “Punta dei Corvi”, a Ginostra: un sentiero fra i 300 e i 400 metri di quota, poco più che una passeggiata.
“In quella zona – spiega il sindaco Marco Giorgianni – non c’è alcun divieto, è un sentiero abbastanza sicuro dove si può andare senza ausilio di guide esperte. In ogni caso non siamo in cima al vulcano. Quindi possiamo parlare di una tragica fatalità che non era assolutamente prevedibile”.
Eruzione Stromboli morto | Chi era Massimo Imbesi
Nato a Messina ma residente a Milazzo, Massimo aveva 35 anni e passava spesso periodi lontano dalla Sicilia. Di recente era stato a lungo in Liguria ma non vedeva l’ora di tornare nella sua isola.
Ieri era in compagnia di un amico brasiliano quando sono stati investiti dalla ricaduta della cenere lavica. I soccorritori non hanno voluto dire come è morto: carbonizzato o solo intossicato dal fumo. Per ordine del magistrato la salma ieri sera è stata trasferita a Milazzo, ed è probabile che venga disposta l’autopsia.
L’amico brasiliano ha invece solo una leggera intossicazione.
Eruzione Stromboli morto | L’ultimo messaggio di Masssimo Imbesi
Pochi giorni fa Massimo aveva scritto un lungo post sui social, una dichiarazione d’amore per le isole Eolie e per il mare siciliano.
“Finalmente il mare, di nuovo il mare… Quello più conosciuto e familiare però, quello che preferisco, quello della Spiaggia di Ponente di Milazzo, quello di casa”. E a proposito della prova appena superata aggiungeva: “È stata un’esperienza unica, lunga e impegnativa ma necessaria”, parlava della “soddisfazione di essersela guadagnata”, immaginava il suo futuro: “Mi darà l’opportunità di prendere aerei, treni, alloggi di fortuna, di salire a bordo, di viaggiare, lavorare e godere di questa pazza vita, di questo mare…”.
In una delle ultime foto condivise c’è una didascalia: “Il cielo di Stromboli è differente”. Che la terra ti sia lieve Massimo, come durante le tue escursioni.