Epatite acuta nei bambini: due casi confermati in Italia
Sono arrivati 11 casi sospetti di epatite acuta nei bambini al Ministero della Salute italiano. Ora una circolare inviata oggi alle Regioni cerca di fare luce su quanto sta avvenendo nel nostro Paese, dopo le decine di casi registrati in diversi Paesi europei (soprattutto nel Regno Unito) con alcuni bambini costretti addirittura al trapianto di fegato.
Delle 11 segnalazioni, solo due sono state confermate e ad uno giudicato “possibile” è stato eseguito un trapianto. Il ministero sollecita la segnalazione di ogni eventuale caso di epatite acuta che risponda alla definizione di caso attualmente adottata dall’OMS. “Si raccomanda, in questa fase, volendo privilegiare sensibilità rispetto a specificità, di valutare ed eventualmente segnalare anche i casi parzialmente rispondenti alla definizione di caso. Si raccomanda altresì di prevedere in ogni caso la conservazione dei campioni biologici per consentire ogni altro eventuale accertamento ritenuto necessario”.
Nella circolare del Ministero si legge ancora: “Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti COVID-19 e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune. Sebbene le indagini di laboratorio abbiano escluso in tutti i casi un’eziologia virale di tipo A, B, C, D ed E, le autorità sanitarie del Regno Unito considerano l’ipotesi infettiva la più probabile, dato il quadro epidemiologico e le caratteristiche cliniche dei casi. Sono state avviate, e sono in corso, anche indagini tossicologiche”.