Emma Bonino: “Dobbiamo importare migranti in Italia, ci servono”
Emma Bonino migranti Italia: “Ci servono”
Emma Bonino ha una proposta sulla questione dell’immigrazione in Italia: “È necessario introdurre canali d’ingresso per lavoro consentendo a quanti vogliono emigrare per migliorare la propria condizione di vita di farlo nella maniera più sicura per tutti”. La senatrice di PiùEuropa (Gruppo Misto) ne ha parlato in un’intervista al al Corriere della Sera. “Ricordo che Confindustria nel 2016 ha detto che nel prossimo decennio, l’aumento degli immigrati dovrà essere di circa 1,6 milioni di persone (+35,1 per cento), per mantenere stabile in Italia la popolazione in età lavorativa (nella fascia d’età dai 15 ai 64 anni), salvaguardare la forza lavoro indispensabile per garantire la capacità produttiva del Paese e rendere sostenibile il sistema previdenziale: stiamo parlando di circa 157mila migranti all’anno per i prossimi dieci anni”.
Ieri, durante un convegno alla Sala dei Gruppi della Camera dei deputati, a Roma, si è discusso della proposta di iniziativa popolare, attualmente in discussione in Commissione affari costituzionali, che punta alla “promozione del regolare permesso di soggiorno e all’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”. La proposta, sottoscritta da 90mila cittadini, è stata depositata il 27 ottobre 2017 dal Comitato promotore della campagna “Ero straniero”.
La senatrice Bonino spiega che in questa proposta di legge “vengono abolite le quote annuali del decreto flussi, del tutto insufficienti e che ormai riguardano poche migliaia di persone, per lo più stagionali, e si immagina un sistema basato sull’effettiva necessità di manodopera straniera da parte del mondo produttivo italiano, attraverso una programmazione che tenga conto delle esigenze delle aziende senza inutili rigidità”.
Emma Bonino migranti Italia | Il precedente di Tito Boeri
L’approccio pragmatico della ex leader dei Radicali richiama alla memoria alcune dichiarazioni dell’ex presidente Inps, Tito Boeri, che a luglio 2018, a margine della presentazione del 17wsimo rapporto annuale dell’istituto di previdenza sociale, dichiarò che l’Italia aveva “bisogno di aumentare l’immigrazione regolare” perché sono “tanti i lavori che gli italiani non vogliono più svolgere”.
Qualche settimana prima Boeri, durante il Festival del lavoro, aveva dichiarato che il calo dell’immigrazione poteva rappresentare un problema per il mantenimento del sistema pensionistico. Il calo demografico crescente infatti rappresenta secondo Boeri una delle cause della diminuzione dei contributi versati per la pensione.