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Emergenza Casa: un Manifesto per abilitare i Comuni all’azione

Immagine di copertina
Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

Nell’ambito di “Dialoghi sull’abitare”, rassegna del Comune di Napoli, lanciato il documento frutto del lavoro delle amministrazioni di Napoli, Bari, Bologna, Catanzaro, Firenze, L’Aquila, Milano, Palermo, Potenza, Roma, Torino, Venezia

Un Manifesto sull’Emergenza Casa elaborato con il supporto dell’ANCI con l’obiettivo di presentare al Governo una serie di richieste concrete e strumenti per i Comuni, finalizzati a gestire le politiche abitative, tenendo conto dei più fragili, degli studenti, del tema degli affitti brevi e delle esigenze del comparto turistico: è questo il risultato della rassegna “Dialoghi sull’abitare”, promossa dal Comune di Napoli, con la collaborazione di ANCI, l’Università Federico II e una rete di amministrazioni locali, e culminata oggi con due tavole rotonde presso il Real Albergo dei Poveri.

Un lavoro concertato, che ha coinvolto le Amministrazioni di Napoli, Bari, Bologna, Catanzaro, Firenze, L’Aquila, Milano, Palermo, Potenza, Roma, Torino, Venezia coordinate dall’ANCI, e che ha prodotto un documento sintetico con richieste relative a 4 ambiti:

  1. Fondi
  • Rifinanziare, con una decretazione d’urgenza, il Fondo Affitti e Morosità Incolpevole;
  • Dotarsi di una politica strutturale di sostegno agli affitti.
  1. Investimenti
  • Intervenire per il recupero e la razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) dei Comuni e degli ex Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) comunque denominati;
  • Assegnare ai Comuni l’acquisizione e la gestione dell’edilizia sociale;
  • Prevedere, oltre alla possibilità di assegnazione gratuita ai Comuni degli immobili pubblici inutilizzati, anche quella degli immobili invenduti e/o oggetto di aste giudiziarie;
  • Prevedere risorse a copertura delle residue 112 proposte del PINQUA (Programma nazionale della qualità dell’abitare);
  1. Manutenzione
  • Disporre dei Fondi per le manutenzioni del patrimonio pubblico, utilizzabili anche per operazioni di efficientamento energetico, in modo permanente e strutturale.
  1. Regole
  • Superare il processo di regionalizzazione delle politiche sulla casa con una legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica;
  • istituire una regolamentazione nazionale sugli affitti brevi;
  • rendere più remunerativo l’affitto di lungo periodo;
  • rivedere la normativa in materia di federalismo demaniale

“Il diritto alla casa è una delle emergenze dei nostri tempi alle quali i Comuni spesso sono impossibilitati a fornire risposte adeguate. C’è bisogno oggi di una politica strutturale sulle politiche abitative che guardi alla qualità dell’abitare come una leva che supporta lo sviluppo sociale delle nostre città, il diritto allo studio, lo sviluppo economico e urbano delle comunità che abitiamo. Per affrontare in modo strutturale ed efficace questo tema occorrono politiche integrate e azioni su più livelli, che devono riguardare i fondi disponibili per il welfare abitativo, gli investimenti per l’ampliamento del patrimonio immobiliare e sulla manutenzione dell’esistente, la disciplina legislativa (dall’edilizia residenziale pubblica agli affitti) così da dotare i Comuni di quegli strumenti utili per realizzare quelle politiche che possono offrire soluzioni alle diverse esigenze emerse in questi anni in maniera trasversale nel nostro Paese” ha dichiarato Antonio Decaro, Presidente di ANCI e Sindaco di Bari.

“È necessaria una regolamentazione di carattere nazionale che disciplina il tema delle politiche abitative e degli affitti brevi mettendo in condizione i Comuni di poter rispondere concretamente e celermente ai bisogni dei giovani, degli studenti e delle fasce sociali più deboli. Come Comune di Napoli siamo in prima linea su questo fronte e il dibattito articolato di oggi lo testimonia” così il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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