Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:38
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Audio Emanuela Orlandi, l’avvocata Sgrò: “Ora vogliamo la telefonata di Raoul Bonarelli”. La guardia del corpo di Papa Wojtyla a cui qualcuno disse di non parlare

Immagine di copertina

Emanuela Orlandi e l’audio della guardia del corpo di Papa Wojtyla

Un frammento audio mai ascoltato prima riemerge dal passato, e Pietro Orlandi riconosce in una voce femminile quella della sorella Emanuela, scomparsa il 22 giugno 1983 a soli 15 anni. Questo audio di circa 3 minuti, molto disturbato, è una registrazione di una telefonata dei presunti rapitori, avvenuta il 5 luglio 1983. Durante la chiamata, pochi giorni dopo il rapimento, lo zio di Emanuela, Mario Meneguzzi, risponde al telefono e viene scambiato per il padre della ragazza dal presunto rapitore, soprannominato l’Americano.

L’avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, sottolinea l’importanza di portare alla luce audio come questi, risalenti al primo periodo della sparizione. La famiglia desidera che la procura recuperi e analizzi altro materiale dell’epoca con attenzione.

Tra gli audio mancanti che la famiglia di Emanuela Orlandi vorrebbe ascoltare c’è quello di Raoul Bonarelli, all’epoca membro della gendarmeria vaticana e della scorta di Giovanni Paolo II. Bonarelli è stato coinvolto nei casi di Orlandi e Mirella Gregori e indagato per depistaggio. In una telefonata con un presunto superiore, a Bonarelli viene suggerito di non rivelare ciò che accadeva all’interno delle mura vaticane.

“Spero che ci sia anche la telefonata di Raoul Bonarelli, presumibilmente con il suo capo, di cui la famiglia ha solo una trascrizione,” spiega l’avvocata Sgrò. “Ascoltando la voce, si potrebbe riconoscere anche l’interlocutore.”

La madre di Mirella Gregori, Vittoria Arzenton, riconobbe Bonarelli durante la visita di Giovanni Paolo II alla parrocchia San Giuseppe in Nomentano. Lo aveva visto intrattenersi con la figlia e un’amica, Sonia De Vito, i cui genitori erano titolari di un bar, il pomeriggio della scomparsa di Mirella, avvenuta il 7 maggio 1983, lo stesso anno della scomparsa di Emanuela Orlandi.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Femminicidio a Roma, le parole shock dell'assassino: "Speriamo che l’ho presa bene"
Cronaca / CIDA: usare la leva fiscale per sostenere ceto medio e talenti 
Cronaca / Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta rinuncia all’udienza preliminare
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Femminicidio a Roma, le parole shock dell'assassino: "Speriamo che l’ho presa bene"
Cronaca / CIDA: usare la leva fiscale per sostenere ceto medio e talenti 
Cronaca / Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta rinuncia all’udienza preliminare
Cronaca / Ponza, si introduce nella casa dei vicini e violenta la figlia sedicenne
Cronaca / Che fine ha fatto Giacomo Bozzoli? Le ipotesi sulla fuga: "Scappato a bordo di una nave dopo essersi liberato della Maserati"
Cronaca / L'anticiclone africano infiamma l'Italia: caldo torrido e temperature oltre i 40°
Cronaca / La fuga di Giacomo Bozzoli continua da solo: la compagna e il figlio sono rientrati in Italia
Cronaca / A Stromboli è allerta rossa per l’eruzione del vulcano
Cronaca / Molesta per sei anni la figlia dopo la separazione dalla moglie: 63enne condannato
Cronaca / Chiara Ferragni sul caso uova di Pasqua: "Pagheremo 1,2 milioni di euro"