Donne e lavoro, la pandemia ha peggiorato la situazione: occupazione al 49%
Scende per la prima volta dal 2013 l’occupazione femminile in Italia: i dati del Bilancio di genere 2020 descrivo una situazione preoccupante per le donne e il mondo del lavoro.
Nell’anno dello scoppio della pandemia il tasso di lavoratrici è sceso al 49% contro quasi il 63% della media Ue. Il calo è stato maggiore tra le donne più giovani (33,5%) e al Sud (32,5%). Viene penalizzato soprattutto chi ha figli: le mamme sono impiegate il 25% in meno delle coetanee senza figli.
Rallenta anche la crescita delle imprese femminili dopo un aumento costante iniziato nel 2014.
Pochi progressi sul fronte delle dirigenti: nel 2020 non c’è stata alcuna donna amministratore delegato nelle grandi aziende quotate nella Borsa italiana.
Del bilancio dello Stato solo lo 0,56% viene speso per ridurre le disuguaglianze di genere, per aiutare le donne nel mondo del lavoro. Il dato è comunque in crescita: nel 2019 era appena lo 0,30%.