Donna muore dopo l’asportazione di un neo: arrestati medico e “santone” di un centro olistico
I due sono accusati di omicidio volontario con dolo eventuale, violenza sessuale e circonvenzione di incapaci
I carabinieri del Comando Provinciale di Genova hanno arrestato nella mattina di oggi, martedì 20 aprile, il medico Paolo Oneda, dirigente di Chirurgia generale dell’ospedale di Manerbio (Brescia), e Vincenzo Paolo Bendinelli, presidente e guida spirituale di un centro olistico.
I due sono accusati di omicidio volontario con dolo eventuale, violenza sessuale e circonvenzione di incapaci. Secondo le ipotesi dell’accusa, avrebbero causato la morte di una donna, avvenuta il 9 ottobre 2020 al San Martino di Genova. Il decesso della donna, che frequentava il centro olistico, si sarebbe verificato dopo l’asportazione di un neo da parte del medico, avvenuto a ottobre 2018.
L’intervento, secondo le indagini, sarebbe avvenuto nell’agriturismo gestito da Bendinelli, sul tavolo della cucina, senza anestesia e senza i dovuti accertamenti istologici. Dopo l’asportazione, la donna avrebbe sviluppato numerose metastasi. Di fronte all’aggravarsi delle sue condizioni, i due avrebbero reagito tranquillizzandola sulla sua guarigione, anche grazie al ricorso a non meglio precisate pratiche olistiche e di “protezione energetica”.
Le condizioni della donna in seguito sono peggiorate, tanto che, su richiesta dei familiari, è stata trasferita all’ospedale di Lavagna il 1 ottobre 2020 dove i medici hanno diagnosticato “diffuse metastasi” prima di indirizzarla al San Martino di Genova, dove è deceduta.
Secondo quanto riporta l’Ansa, i carabinieri hanno accertato che la donna si era avvicinata alle scienze olistiche e al centro “Anidra” di a Borzonasca già da molti anni. Lì insegnava Yoga e Thai chi chuan, e vi aveva anche celebrato il proprio matrimonio. Dopo essersi avvicinata al centro, si era allontanata da amici e parenti.
Il centro olistico era già nel mirino degli investigatori per la denuncia dei familiari di un’altra giovane. Anche una psicologa risulta indagata per concorso in violenza sessuale e circonvenzione di incapace.
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