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Home » Cronaca

Le immagini scioccanti di una donna giapponese torturata dal nonno e ridotta a pesare 16 chili

Immagine di copertina

I selfie sarebbero stati scattati poco prima che venisse ricoverata in ospedale dieci anni fa e mostrano la donna ridotta a pelle e ossa, con i fianchi sporgenti e la gabbia toracica in vista

Una donna giapponese, in un post su twitter, ha denunciato di essere sopravvissuta ad anni di abusi domestici da parte di suo nonno e ha condiviso alcune foto di se stessa di quando pesava solo solo 16,8 chilogrammi.

“Sono passati quasi dieci anni da allora. Non mi erano permessi pasti da mio nonno, mangiavo di nascosto e mangiavo fino a vomitare. Sono dimagrita fino a pesare 16 chili”, ha raccontato la ragazza.

 

I selfie sarebbero stati scattati da Tantanto Hakusai, questo il suo nome su twitter, poco prima che fosse ricoverata in ospedale dieci anni fa e mostrano la donna, proveniente da Kyoto, nel Giappone centrale, ridotta pelle e ossa, con i fianchi sporgenti e la gabbia toracica in vista.

In una serie di post sul suo profilo Twitter personale, ha rivelato come suo nonno si sarebbe rifiutato di darle da mangiare e come sarebbe stata maltrattata fisicamente quando veniva sorpresa a cibarsi di nascosto.

La ragazza ha descritto come, vivendo con suo nonno per più di dieci anni fa, sarebbe stato lui ad impedirle di nutrirsi. Affermando, sempre in un tweet, che le fosse “vietato mangiare” dal parente violento che l’avrebbe “presa a calci nel ventre” o costretta a sputare il cibo nel caso avesse osato farlo senza permesso.

 

Nel suo post sul suo profilo social infine, ha esortato coloro che soffrono di simili abusi o disturbi alimentari a non aspettare, dicendo che la cosa migliore è chiedere aiuto prima che sia troppo tardi.

E, quando gli utenti di twitter l’hanno accusata di aver postato immagini false, la ragazza ha risposto pubblicando un’altra serie di impressionanti fotografie che sarebbero state scattate in ospedale che la mostrano ricoperta di lividi sul petto e sul collo.

 

Ora, dieci anni più tardi, la ragazza riferisce di essersi ripresa dal suo atroce calvario e di aver raggiunto finalmente un peso normale.

Non ha però specificato se siano stati presi provvedimenti legali confronti di suo nonno né dove fossero gli altri membri della famiglia in quel momento.

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