Domenica 27 ottobre 2019 torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora
Buona notizia per i dormiglioni che potranno risposare un'ora in più
Domenica 27 ottobre 2019 torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2019, torna l’ora solare: ecco cosa cambia e perché potrebbe essere una delle ultime volte che si è costretti a cambiare le lancette dell’orologio.
Questo significa che bisognerà mettere le lancette indietro di un’ora e che dormiremo un’ora in più.
Da domenica sera, dunque, avremo un’ora di luce in meno.
Quando cambia l’ora solare e perché potrebbe essere una delle ultime volte che si spostano le lancette
Domenica 27 ottobre potrebbe essere l’ultima volta che cambiano le lancette per cambiare l’ora. Il 26 marzo scorso, infatti, il Parlamento europeo ha approvato la proposta partita dalla Commissione europea di abolire l’ora legale. Il nuovo regime entrerà in vigore però non dal 2019, ma dal 2021.
I singoli Stati dell’Ue potranno decidere autonomamente quale fuso orario adottare, e cioè se mantenere il sistema attualmente vigente o tenere soltanto l’ora solare. I Paesi che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero spostare per l’ultima volta le lancette a marzo 2021, quelli che invece decidono di adottare solo l’ora solare lo faranno a ottobre 2021.
Quasi tutti gli europarlamentari italiani hanno votato contro, considerando i soldi che grazie all’ora legale si risparmiano ogni anno dal punto di vista della spesa energetica.
Tuttavia, l’Italia non ha ancora preso una posizione ufficiale in merito.
Torna l’ora solare, addio per sempre all’ora legale?
In Italia l’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916 come misura legata alla Prima guerra mondiale, e fu poi abolita nel 1920. Nel 1940, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, la misura venne nuovamente adottata, per poi essere abrogata nel 1948.
Nel 1965, tuttavia, una crisi energetica spinse l’Italia ad adottare nuovamente l’ora legale. A livello europeo è stato adottata nel 1996. Dal 1980 si è avuta un’unificazione nelle disposizioni sul tema all’interno dell’Ue: prima, infatti, erano differenti per ogni Paese.