Docente scopre di essere malata e dona l’eredità agli studenti
Un gesto nobilissimo. Silvana Ghiazza, docente di letteratura contemporanea all’Università di Bari, si è spenta nell’agosto del 2022 a 74 anni. Prima di andarsene, però, ha deciso di lasciare la sua eredità agli studenti meno abbienti. Per farlo ha istituito una fondazione a suo nome, Ghiazza appunto. L’idea è nata subito dopo aver saputo della malattia.
Ogni anno l’ente provvederà al finanziamento di due borse di studio, entrambe costruite attorno agli elementi che hanno in qualche misura caratterizzato la vita della professoressa. Una per medici che intendono specializzarsi in oncologia e l’altra per coprire i costi di pubblicazione per una tesi in letteratura.
Nata nel 1948, la prof Ghiazza ha iniziato la sua carriera didattica a 23 anni, insegnando a Gioia del Colle. Un ex studente di quel periodo è ora membro del consiglio di amministrazione della Fondazione. Dopo aver scelto la carriera universitaria, ha lavorato per oltre due decenni nel dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università di Bari, lasciando un segno profondo attraverso le sue pubblicazioni, soprattutto su autori come Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni e Umberto Saba.